Febbraio 2016
21/02/2016
Grave lutto in paese: è morta Teresina Pitaro
Ho
appreso nella tarda mattinata, con profondo dolore, la notizia della
scomparsa della cara Teresina Pitaro, vedova Pisano che si è spenta
nella notte a Cotronei dov'era ricoverata da qualche giorno in
una clinica per la riabilitazione per i postumi di una caduta di
qualche settimana fa. Attendevamo con gioia il suo rientro previsto per
mercoledì prossimo, invece non incontreremo più il suo dolcissimo
sorriso. Aveva 92 anni , ma niente lasciava presagire l'imminente
fine. Per me, dati i rapporti che mi legavano a Teresina,
è come se fosse morta per la seconda volta mia madre. Teresina, come
la compianta Sofia Pizzuti e Mafalda Parotta, era la madre di un mio
carissimo amico d'infanzia che mi accoglieva da fanciullo nella sua
casa col suo sorriso, con la sua allegria, con amore materno. Con
lei, fa l'altro, festeggiavamo insieme il compleanno, anche se nati a
distanza di 28 anni l'uno dall'altra, cosa di cui si ricordava
sempre. Era una donna di grande intelligenza, saggezza ed
equilibrio, ma quello che colpiva maggiormente era proprio quel sorriso
spontaneo, viscerale che metteva a nudo la sua immensa bontà e che non
l'abbandonò mai, nemmeno nei momenti più dolorosi della sua esistenza
perché quel sorriso era la sua stessa anima. Non dimenticherò mai la
generosità, l'amicizia sincera e la stima profonda che ebbe per
me e per la mia famiglia. In un
momento di così grande dolore voglio stringere in un abbraccio
commosso il mio caro amico Gennaro Pisano, la cara Rosanna, Serafina e
i nipoti tutti. Addio, Teresina, sarà davvero doloroso non ritrovarti
più sull'uscio di casa, ma io, ogni volta che passerò per via
Principessa di Piemonte, ti rivedrò su quei gradini come se fossi
ancora lì a dispensare il tuo cordiale sorriso. Addio, Teresina,
addio per sempre.
Marzo
2016
04/03/2016
E' morto Rino Sellaro
Ho appreso dai social network la la dolorosa notizia della
scomparsa del caro amico Rino Sellaro, spentosi a Roma, città nella
quale viveva da moltissimi anni. Rino era figlio di Domenico Sellaro,
uno dei più grandi artigiani della Calabria che negli anni '40 e '50
del secolo scorso, prima di trasferirsi a Roma, era il sarto caccurese
al quale si rivolgevano tutti i signori della zona per farsi
confezionare i pregevoli vestiti su misura che solo lui sapeva cucire,
oltre che un bravissimo suonatore di flauto. Persona semplice, buona,
amico di tutti, Rino traspirava bontà e amabilità da tutti i pori.
Con Peppino Nesci al quale era legato da profonda, sincera e duratura
amicizia, erano considerati due autentici "monumenti
caccuresi" trapiantati nella Capitale. Negli anni '80, quando da
amministratore del Comune di Caccuri e della Comunità Montana Alto
Crotonese capitavo a Roma per il disbrigo di qualche pratica nei vari
ministeri o presso la CASMEZ, Rino e Peppino erano i miei due
impagabili punti di riferimento e le mie guide. Di lui conservo
tantissimi, bellissimi ricordi.
In questi momenti di grande dolore sono vicino al caro amico Sandro,
alla sorella e ai parenti tutti li voglio far pervenire la mia
partecipazione e il mio cordoglio. Addio Rino e che la terra ti sia
lieve.
12/03/2016
A Caccuri l'assemblea provinciale AVIS
Si sono svolti oggi pomeriggio a Caccuri, nei locali del centro sociale
di via Campo, i lavori dell'Assemblea provinciale annuale dell'AVIS,
l'associazione volontari sangue, nel corso della quale il
componente dell'esecutivo nazionale prof. Franco Rizzuti ha illustrato
il bilancio consuntivo dell'anno 2015 che chiude con entrate pari
658.789,25 euro e quello di previsione per il 2016. Presenti
all'iniziativa il presidente provinciale, Rosario Macrì, sindaco in
carica del Comune di Belvedere Spinello, la dottoressa Patrizia
Leonardo, dirigente del Centro trasfusionale dell'ospedale di Crotone,
il presidente della Sezione Avis di Caccuri, dottoressa Carolina Falbo,
il segretario regionale Giuseppe Perpiglia e il consigliere regionale
AVIS e mio carissimo amico Luigi Cassano.
Introducendo i lavori il presidente Macrì ha illustrato i
risultati positivi conseguiti negli ultimi tempi tra i quali l'acquisto
di due autoemoteche che fanno la spola nei vari comuni della provincia
per la raccolta di sacche. Ciò ha consentito anche di superare una
sorta di campanilismo dei donatori favorendo l'aumento delle donazioni
che nel corso del 2015 sono state ben 6531, delle quali 112 per merito
della sezione di Caccuri. Un buon successo che contribuisce
all'incremento delle donazioni nell'intera regione che si avvia a
divenire auto sufficiente. Il presidente in carica ha ringraziato i
suoi predecessori e i dirigenti degli ultimi anni che hanno dato un
valido contributo alla crescita di un'associazione che oggi appare in
salute e destinata a crescere ulteriormente. E' grazie al lavoro
indefesso dei dirigenti e dei soci dell'AVIS di Crotone e della
provincia, è stato sottolineato, che oggi si riesce a far fronte alla
crescente richiesta di sangue senza mettere in difficoltà le strutture
ospedaliere della città, anche se ci sono margini e le
condizioni per risultati ancora più esaltanti.
L'assemblea ha poi approvato la riduzione del numero dei consiglieri
provinciali e la composizione della commissione verifica poteri in
vista del rinnovo delle cariche sociali previsto con il congresso che
sarà celebrato nel 2017.
20/03/2016
Palme insanguinate: è morto Angelo Pisano
Domenica
delle Palme intrisa di sangue quella di oggi; sangue di un giovane
caccurese, il carissimo amico Angelo Pisano perito in un tragico
incidente stradale che si è verificato questa questa mattina intorno
alle 7, a Sambuceto, frazione del comune di San Giovanni Teatino in
provinvia di Chieti dove risiedeva con la famiglia. Lo schianto
all'incrocio tra via Roma e via Potenza tra la Ducati Monster del
trentaquattrenne caccurese e una'Audi Q5 guidata da una donna, ci
ha portato via uno dei ragazzi più buoni, educati, solari del nostro
paese. Ero particolarmente legato ad Angelo che aveva anche recitato in
alcune mie commedie verso la fine degli anni '90, un giovane simpatico,
allegro, di una bontà d'animo davvero non comune. Ogni volta che ci
incontravamo era una festa. Sapere che non avrò più la possibilità
di incontrarlo, di chiacchierare un po' con lui e godere della sua
amicizia mi addolora profondamente. Un crudele destino ce lo ha
strappato proprio nel giorno delle Palme quando Cristo entrò
trionfalmente nella città santa di Gerusalemme. Mi piace pensare che
anche il nostro Angelo sia stato accolto trionfalmente in paradiso. Di
lui serberò sempre un commosso, struggente ricordo. In questo giorno
tristissimo sono vicino alla famiglia, ai genitori, ai fratelli e ai
parenti tutti. Addio, angelo, ti ricorderò sempre.
21/03/2016
Una
splendida notizia: a breve il restauro di S. Maria del soccorso
Una
splendida notizia per il recupero del nostro patrimonio storico e
culturale ci viene comunicata dal nostro amico Luigino Ventura,
presidente della Fondazione Terzo Millennio. Fra qualche giorno sarà
espletata la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori di restauro
conservativo delle opere d’arte e degli arredi della chiesa di Santa
Maria del Soccorso per un importo di 130.000 euro finanziati dalla
Sovrintendenza dei Beni Artistici e Culturali della Calabria. Gli
interventi sono finalizzati al restauro di 8 statue e 6 altari, nonché
a quello del coro ligneo posto dietro l’altare maggiore e dovrebbero
protrarsi per poco più di un anno. Ancora una volta Luigino, dopo
quello sui locali del vecchio convento dei padri domenicani al quale la
cinquecentesca chiesa caccurese è annessa, mette a segno un
altro colpo destinato a restituirci nel su antico splendore il
monumento più antico e più significativo del nostro paese. Credo che
tutti noi dobbiamo essere grati a quest’uomo che con umiltà,
pazienza, dedizione e competenza si dedica proficuamente, oramai da
molti anni, al recupero delle opere d’arte religiosa delle quali il
paese può giustamente menar vanto. Un costruttore contro corrente in
un mondo nel quale molti altri lavorano per distruggere.
24/03/2016
L'addio a Angelo Pisano
Una
folla immensa ha dato oggi pomeriggio l'ultimo saluto al giovane Angelo
Pisano deceduto tragicamente domenica scorsa in provincia di Chieti in
un incidente stradale. Una folla cosi non s'era mai vista a Caccuri per
un funerale. Per avere un'idea bisogna rifarsi a manifestazioni come I
Giudei o le più affollate serate di San Rocco. Alla fine della
cerimonia funebre, quando il feretro sul quale oltre al copri cassa di
fiori bianchi spiccavano la maglia nerazzurra e la bandiera dell'Inter
club aveva già imboccato via XXIV Maggio, riempiendo tutto il viale
Convento, la gente continuava ancora a defluire lentamente dalla
Chiesa della Riforma. Il rito funebre è stato celebrato dal parroco
don Vincenzo Ambrosio e concelebrato da un gruppo di sacredoti tra i
quali don Tommaso Mazzei, amato e indimenticato parroco di Caccuri nei
primi anni '80, don Franco Lacaria e don Pietro Belcastro di Cerenzia.
A rendere onore a uno dei ragazzi caccuresi più buoni, gentili,
educati e generosi c'era gente di tutti i paesi della zona,
oltre, ovviamente, a centinaia e centinaia di compaesani che nel corso
della sua breve vita hanno avuto l'occasione di conoscere, apprezzare e
amare questo splendido giovane. Tanta la commozione sui volti della
gente e tanti gli applausi che hanno sottolineato i passi più significativi
del discorsi commemorativi. Addio, Angelo, vivrai per sempre nei
nostri ricordi.
Aprile 2016
02/04/2016
L'addio a Pasquale Loria
Sono stati celebrati oggi pomeriggio, nell'affollatissima chiesa di
Santa Rania i funerali di Pasquale Loria che si è spento ieri
mattina nella frazione caccurese dopo una lunga, crudele malattia.
Quando muore un amico carissimo sembra che qualche sconosciuta entità
voglia ritardare il più possibile il momento nel quale ne debbo
venire a conoscenza, quasi come a volermi risparmiarmi
per qualche ora un grande dolore, così anche in questa occasione ho
appreso la ferale notizia solo poco prima di mezzogiorno. Difficile
trovare le parole per esprimere la pena, il dolore, la commozione che
provo in questo momento. Pasquale era un amico carissimo, un compagno,
un fratello quasi ,al quale mi legava un affetto e una stima reciproca
davvero non comuni. Qualche anno fa ci incontravamo molto spesso nei
corridoi e nelle sale di attesa dell'ospedale Mariano Santo di Cosenza
dove Pasquale, accompagnato dal bravissimo figliolo Angelo e mia moglie
erano in cura per una brutta malattia. Ricordo l'apprensione di ognuno
dei dei due pazienti per lo stato di salute dell'altro, di come si
davano coraggio a vicenda e di come io e Angelo cercassimo di dare
coraggio a entrambi. Ho sempre pensato e sperato che Pasquale che ce
l'avrebbe fatta, che alla fine sarebbe riuscito ad avere ragione di un
male così vigliacco e crudele. La sua bontà, la sua dolcezza, la
sua onestà, la sua serietà meritavano in premio una vita lunga,
serena e felice accanto ai suoi cari che ora lo piangono
affranti. In un momento così doloroso stringo in un grande
abbraccio la moglie Maria, il figlio Angelo, il padre, mio carissimo
amico Angelo, Salvatore e i parenti tutti. Se l'affetto e il dolore
degli amici potessero ridargli la vita Pasquale vivrebbe ancora. Per me
vivrà per sempre perché il ricordo di questo esemplare amico mi
accompagnerà fino al mio ultimo respiro. Addio Pasquale, ti ricorderò
sempre e cercherò di mantenere la promessa che ti feci l'ultima volta
che ci sentimmo in chat.
06/04/2016
Addio a Piero Sperlì
Ancora
una volta una morte crudele e inaspettata ci strappa un amico
carissimo, un uomo buono, leale, solare, un medico eccellente come
Piero Sperlì, deceduto improvvisamente ieri a Napoli. Un senso
di sgomento e un dolore profondo mi assalgono al pensiero che non
incontrerò più questo compagno delle scuole elementari e di tante
scorribande per le vie di Caccuri e per quelle di Napoli, città nella
quale risiedeva dai primi anni '60 quando il padre, Francesco, sindaco
di Caccuri per vent'anni, direttore prima e poi ispettore
didattico si era trasferito con la famiglia. Piero, alle qualità alle
quali ho appena accennato, univa una simpatia e un calore umano
eccezionale. Tantissimi sono i ricordi che mi legano a lui; dalle
avventure automobilistiche per le affollate strade partenopee, compreso
un tamponamento a catena nel quale fummo coinvolti mentre eravamo
fermi al semaforo con la mia Simca 100 con Piero alla guida, primi di
una lunga fila e un'auto tamponò l'ultima della fila innescando la
carambola, al suo curioso modo di studiare passeggiando sul terrazzo di
casa sua ai Colli Aminei quando stava preparando l'esame di anatomia e
io dormivo in una stanza di casa sua ospite della gentilissima famiglia
Sperlì. E poi uno dei suoi primi "miracoli" di giovanissimo
medico appena laureato, quando, capitato per caso a Caccuri, lo
pregai di visitare mio figlio affetto da una grave forma di
tonsillite proprio alla vigilia di un viaggio importante che
dovevamo intraprendere il giorno dopo. Piero lo visitò e gli
prescrisse una sola fiala di antibiotico che gli iniettò lui stesso e,
notando la mia apprensione, mi assicurò che il mattino dopo avremmo
potuto partire tranquilli perché il bimbo sarebbe guarito. Così fu e
da allora Eugenio non soffrì più di tonsilliti. Grazie, Piero, grazie
per la tua splendida amicizia, per il tuo sorriso, per la stima e
l'affetto che hai sempre avuto per me e che ho sempre ricambiato.
Custodirò il tuo bellissimo ricordo in uno scrigno della memoria come
uno dei più bei regali che la vita mi ha fatto. Addio, amico, ma più
che un addio, ti dico ciao perché sarai sempre con me. Riposa in
pace.
08/04/2016
E'
morta Checchina Militerno
Si è spenta ieri a Roma la signora Checchina
Militerno, vedova
De Marco. Era figlia del cantoniere Militerno e risiedeva a Roma da
molti anni, ma tornava spesso al paese natio al quale era rimasta
sempre legata. Voglio far giungere assieme agli amici caccuresi che la
conoscevano, le più sentite condoglianze alla sua famiglia e alla
sorella Adua.
20/04/2016
E'
morto Peppino Benevento
Si è spento questa mattina presso l'ospedale di Crotone dov'era
ricoverato da qualche giorno l'amico Peppino Benevento. Aveva 94
anni. Persona umile, gentile e modesta, Peppino godeva
dell'amicizia e della stima di tutti i suoi compaesani. Per molti
anni aveva lavorato come portalettere recapitando la
corrispondenza nelle campagne caccuresi nelle quali la popolazione
viveva sparsa, spesso avendo come mezzo di locomozione solo i piedi.
Questo lavoro lo metteva a contatto con la gente che viveva isolata e
che non aveva molte occasioni di vedere qualcuno per cui ogni lettera,
cartolina, documento recapitato si trasformava in una festa, anche
perché la gentilezza e la discrezione, ma anche la cordialità di
Peppino rendevano piacevole la sua compagnia. In questo momento di
intenso dolore, voglio far giungere al figlio Antonio, ai nipoti, al
mio amico Mario Di Certo e ai parenti tutti le mie più sentite
condoglianze.
25/04/2016
Filomena
Fazio spegne le cento candeline
Auguroni da L' Isola Amena e dal suo webmaster
La
nostra cara amica e compaesana Filomena Fazio ha festeggiato il suo
centesimo compleanno per la gioia dei figli, dei parenti, degli
amici e dei compaesani tutti. Filomena è una donna eccezionale che
ha sempre unito alla bellezza dei tratti, una bellezza dell'animo
tipica di tutta la famiglia Fazio. Donna buona, gentile, affettuosa,
è da sempre una grande amica della mia famiglia, di mia zia Eugenia
Marino, sua coetanea, di mio padre, dei miei zii e zie, suoi vicini di
casa. E' figlia del grande fotografo Vincenzo Fazio che ha
immortalato decenni di storia sociale caccurese e sorella dei
professori Francesco Antonio, insegnante e valente scultore e
Luigi.
Filomena è la quarta centenaria nella storia di
Caccuri preceduta da altre tre donne, Maria Rosa Perri, Maria
Francesca Demme e Maria Antonia Falbo che hanno superato il
secolo tutte negli ultimi trent'anni.
Auguro alla cara Filomena ancora tantissimi anni nella
salute e nella serenità
e colgo l'occasione per salutare affettuosamente, oltre Filomena, il
mio carissimo amico e coetaneo Savino e la sorella Antonietta.
Maggio 2016
04/05/2016
L'orafo
Guzzo rinverdisce la tradizione dei maestri orafi caccuresi
Apre sabato 7 pomeriggio, alle 17, in via Panoramica a San Giovanni in
Fiore, il laboratorio del giovanissimo orafo caccurese Giovanni Guzzo.
Il maestro Guzzo, caccurese, classe 1992, dopo aver
conseguito la maturità artistica presso l'Istituto d'Arte di San
Giovanni in Fiore, ha ca, per perfezionare le tecniche
dell'arte orafa. Negli anni scorsi ha partecipato a importanti
eventi come la mostra "“Cosenza Preziosa” presso il museo
delle arti e dei mestieri. Siamo particolarmente fieri di questo nostro
giovane concittadino che riprende un'arte tradizionalmente
caccurese, scomparsa da diversi secoli dal nostro paese, ma della
quale rimangono numerose tracce in antichi testi e perfino in qualche
vecchia guida turistica dei primi anni del secolo scorso che indicava
Caccuri come un paese di orafi. Purtroppo, come i maestri campanari, i
bottai e altri mestieri che richiedevano arte e competenza. anche gli
orafi scomparvero da Caccuri verso il XVII secolo quando si
trasferirono a San Giovanni in Fiore e in altri paesi, ma ora il
maestro Guzzo riannoda una "storia spezzata", cosa della
quale gli siamo molto grati, anche se il suo laboratorio sarà ubicato
nella cittadina florense.
Per impegni precedentemente assunti e irrinunciabili sabato prossimo
sarò a Vibo Valentia per cui non potrò presenziare alla
inaugurazione, ma la prossima settimana non mancherò di far visita
alla bottega del Maestro per stringergli la mano, ringraziarlo e
augurargli tutto il successo e i trionfi che merita. In bocca al
lupo, Maestro.
Chi volesse saperne di più su questo nostro artista può cliccare qui
07/05/2016
Un grande dolore per la famiglia Marino
E' morta a Buenos
Aires Maria Marino
La morte è sempre difficile da accettare, nonostante sia l'altra
faccia della vita e la sua ineluttabile conclusione, ma quando
ghermisce una persona ancora giovane e della tua famiglia è ancor più
triste e dolorosa. E oggi, ancora una volta ha infierito su di una
persona cara di famiglia, la mia prima cugina Maria Marino deceduta
improvvisamente a Buenos Aires all'età di 63 anni. Figlia di mio zio
Ercole e di zia Vincenza Marullo, ci eravamo visti poche volte nel
corso della nostra vita, e sempre in occasione di un paio di sue visite
a Caccuri. la prima nel 1971 e la seconda qualche anno fa, ma la
"voce del sangue" la
si sentiva forte. Maria era una donna bellissima, di grande
personalità che nella vita aveva saputo realizzarsi. Veniva volentieri
a Caccuri e ci sarebbe ritornata proprio fra qualche giorno se una
morte crudele e inattesa non l'avesse rapita all'affetto delle sorelle,
dei cugini e dei parenti tutti. Non ho parole per descrivere la
tristezza che la notizia mi ha provocato e voglio, anche attraverso
questo mezzo portentoso che è internet, far giungere alla sorella
Rosanna un abbraccio fraterno e la mia partecipazione al
grande dolore che prova in questo momento per la perdita di una sorella
che per lei era anche amica e madre. Cercherò di fare di tutto,
nonostante l'enorme distanza che ci separa, per starle vicino e
consolarla per quanto possibile in simili circostanze. Addio, Maria e
se esiste davvero l'al di là, abbraccia forte, forte da parte mia zia
Ercole e zia Vincenza.
20/05/20\6
Tutto pronto per il raduno dei fedeli di San Rocco
Tutto pronto oramai
per accogliere le migliaia di pellegrini che domani raggiungeranno
Caccuri per partecipare al convegno degli amici di S. Rocco. Si parla
di 20 pullman che da diverse regioni italiane trasporteranno nel nostro
paese i fedeli del santo francese eletto a patrono della nostra
cittadina e di altre centinaia di città e paesi della Calabria e del
resto d'Italia. Questa sera la statua del patrono, assieme alla
reliquia giunta in paese tre giorni fa, è stata traslata con
un'imponente processione e relativa fiaccolata dal
"santuario" nella chiesa di Santa Maria del Soccorso. Una
processione molto suggestiva, una festa insolita alla quale sembrava
volesse partecipare anche una splendida luna piena che faceva capolino
tra le nubi di questo pazzo, assurdo maggio. E domani grande giornata
per il paese e per la chiesa caccurese.
Accolte a
Caccuri le reliquie di San Rocco
Caccuri ha accolto,
oggi pomeriggio una teca contenente la statua di San Rocco morto e un
reliquario con una delle tante reliquie del santo deceduto il 16
agosto di un anno compreso tra il 1376 e il 1379 e la cui salma,
tumulata a Voghera, fu poi trafugata. Ad accogliere a Canalaci,
all'ingresso del paese i cimeli, scortati dal procuratore
nazionale per le reliquie di San Rocco, Costantino De Bellis, c'erano
decine di fedeli, la banda e le autorità civili, religiose e militari.
Il corteo ha poi raggiunto, attraverso via XXIV Maggio e viale
Convento, la chiesa di Santa Maria del Soccorso dove il parroco don
Vincenzo Ambrosio ha celebrato una messa solenne. Venerdì e sabato
avranno avranno luogo i riti religiosi e le altre iniziative collegate
al raduno - convegno nazionale degli amici del santo francese
patrono di Caccuri e di altre centinaia di comuni italiani.
26/05/2016
E' morta
Luigina Squillace
Si è spenta questa mattina, all'età di 85 anni, Lugina Squillace,
vedova Lacaria. La notizia mi ha molto rattristato come capita sempre
quando ci lascia una persona buona, discreta, gentile come la compianta
Luigina, una donna che faceva sempre seguire al saluto un sorriso,
atteggiamento tipico delle persone buone e sincere. Voglio far giungere
anche con questo mezzo, ai figli, nipoti, generi, nuore e ai parenti
tutti le mie più sentite condoglianze.
Giugno 2016
02/06/2106
E'
morta Mafalda Gigliotti
Si è spenta ieri nelle Puglie, all'età di 95 anni. Mafalda Gigliotti.
Ela la seconda figlia di mastro Peppino Gigliotti e di Luisa Caputo.
Negli anni '40 a Merano conobbe un giovane soldato pugliese, Cosimo
Abate che divenne suo marito e si trasferì con lui a Sava, in
provincia di Taranto, ma ogni tanto faceva qualche visita al suo paese
di origine. La ricordo sempre con tanto affetto così come ricordo con
affetto il compianto Cosimo che fu il mio primo "fotografo"
sin da quando avevo un paio di anni e che da grandicello mi apostrofava
col suo:" Peppiciello!". In questo momento di dolore voglio
far giungere alla figlia Lucia e ai parenti tutti le mie più sentite
condoglianze.
02/06/2106
Partito il Cantascuola Savino Pasculli
E'
partito ieri sera alle 21, nel Centro sociale di Caccuri, il
Cantascuola Savino Pasculli, il festival musicale per i fanciulli delle
scuole primarie organizzato dalla Pro Loco, intitolato, appunto, all'ideatore
di questa kermesse, il compianto Savino Pasculli, indimenticabile
cantante caccurese scomparso qualche anno fa che nel lontano 1986 si
inventò questa bellissima manifestazione riproposta con successo per
qualche anno e poi ripresa dalla Pro Loco e dal suo presidente Gianni
Porcelli dopo l' immatura scomparsa del suo inventore. E ieri sera il
Cantascuola ha avuto inizio proprio con un omaggio al suo inventore, un
interessante e commovente video che ripercorre la carriera musicale di
Savino e con l'esibizione dei suoi eredi, Francesco e Orlando che
ripercorrono degnamente le orme paterne, poi, dopo la bellissima Stand
by me, il celeberrimo pezzo di Ben E, King interpretato fra gli altri
da Jhon Lennon e proposto per l'occasione, sia in inglese che nella
versione italiana di Celentano, da Giulia Piccolo e Valentina
Gallo, ha avuto inizio la gara tra i piccoli cantanti (13 presenti sul
palco) che saranno valutati da una giuria qualificata della quale fanno
parte, fra gli altri, il maestro Simone Pasculli e il tenore Cristian
Drago. E stasera si replica, mentre la finale è prevista per la serata
di sabato 4 giugno. Un saluto commosso e affettuoso a Savino che ci ha
regalato questa bellissima manifestazione e un grazie alla Pro Loco e
al suo presidente che continuano a macinare eventi .
06/06/2106
Spettacolo
e cultura nella festa di fine anno della Secondaria di Caccuri
Con
una bellissima festa nell'auditorium della Scuole di Caccuri e
l'esibizione degli alunni della Scuola secondaria di I grado si sono
praticamente concluse le attività didattiche dell'Istituto
comprensivo C. Simonetta per l'anno scolastico 2015/16.
Preliminarmente voglio complimentarmi con i colleghi della scuola
secondaria per un'importante iniziativa presentata dalla professoressa
Maria Fazio, vice preside, che ne ha illustrato la valenza didattico -
educativa. Si tratta di un DVD realizzato dagli alunni a conclusione di
un progetto didattico intitolato "Giocando s'impara." Sono
davvero felice di apprendere che nella mia ex scuola si continua a dare
grande importanza didattico - educativa alle attività ludiche
quasi bandite dalle scuole italiane, soprattutto da quella elementare (pardon,
primaria) con l'avvento dei pedagogisti delle "tre I", nel
mentre si scimmiotta la scuola superiore e si incentivano oltre misura
le tecnologie a scapito delle attività umanistiche. Invece proprio la
scuola caccurese dimostra girono per giorno, in modo esemplare,
quanto siano importanti, non solo le attività ludiche, ma anche la
poesia, la narrativa, la musica. Da anni nelle nostre scuole si
organizzano diversi corsi di strumento musicale tenuti da
bravissimi insegnanti che formano generazioni di musicisti
caccuresi nel solco di una tradizione plurisecolare. Sono stati proprio
questi nostri fanciulli, accompagnati al piano dai loro insegnanti, a
dare spettacolo con clarinetti, tromba, fagotto, flauto ed altri
strumenti musicali interpretando con una bravura sorprendente pezzi
anche molto impegnativi come la stupenda What a wonderful world con una
maestria degna del grande Satchmo Armstrong o la celebre
Greensleeves che la tradizione vuole sia stata scritta da Enrico VIII
per la futura consorte Anna Bolena. Mi riesce difficile elencare tutti
i fanciulli anche perché non bazzicando più la scuola del 2008 non li
conosco, ma li ringrazio di cuore per lo spettacolo offerto e mi
complimento con loro e con i loro insegnanti per la maestria e la
serietà con la quale si sono esibiti. I maestri Umberto Bassi,
Giovanni Oliverio, Riccardo Lorenti ne Simona Procopio hanno fatto
davvero un buon lavoro in sinergia col maestro Simone Pasculli,
direttore del complesso bandistico G. Verdi di Cerenzia nel quale
suonano molti dei fanciulli caccuresi.
Nel corso della manifestazione la professoressa Fazio ha
presentato anche un interessante video sui Sassi di Matera realizzato
dai ragazzi a conclusione di un viaggio di istruzione nella
"Capitale europea della cultura per il 2019" e una breve
storia della Scuola Media di Caccuri dalla sua istituzione nel
lontanissimo 19962, ai giorni nostri. Buone, meritate vacanze
agli alunni e ai docenti e in bocca al lupo.
19/06/2016
Michele ed Elena sposi
Michele Lucente, caccurese, fisico nucleare ed Elena Fanelli,
giornalista, Docente Social Marketing e insegnante di italiano
presso Ics Ufficio Rifugiati Onlus, si sono sposati ieri
mattina nel teatro comunale Valle di Chiaravalle (AN), paese della
sposa. Il matrimonio, con rito civile, è stato celebrato dal sindaco
della cittadina marchigiana Damiano Costantino in un teatro affollato
di amici e parenti degli sposi, molti dei quali caccuresi.
Elena è figlia del professor Nedo Fanelli, già docente di
Sociologia del lavoro presso l'Università Degli Studi di
Macerata.
Rinnovo ai miei splendidi cuginetti gli auguri più
affettuosi di lunga, felice e serena vita coniugale e i saluti ai
genitori della sposa e a quelli dello sposo, i miei carissimi cugini
Antonio Lucente e Maria Marino. Ragazzi, siamo tutti orgogliosi
di voi. Un abbraccio caloroso.
26/06/2016
Una pagina di
storia dell'automobile
E' una
pagina di storia dell'automobile quella che abbiamo potuto
"leggere" questa mattina in viale Convento in occasione del
"Raduno di auto d'epoca - Un viaggio fantastico dei castelli
calabresi" organizzato in collaborazione con la locale Pro Loco.
Davanti a una Chiesa della Riforma tirata a lucido per la cerimonia
delle cresime che si è svolta quasi in contemporanea, erano
parcheggiate una quindicina di auto d'epoca tra le quali una delle
prime Fiat 1100, probabilmente la più vecchia, qualche Alfa Romeo
prodotta dalla storica fabbrica napoletana poi trasferitasi ad Arese e
una Austin Healey Sprite, uno spyder spartano, come l'ha definito il
proprietario, ma dalle ottime prestazioni. E ancora la 600 Abarth e una
delle prime Fiat 500.
29/06/2016
Maria Loria quinta centenaria caccurese
Lo scorso 21 giugno la
signora Maria Loria in Alfieri ha festeggiato il secolo di vita. A nome
mio e della mia famiglia formulo alla signora Loria i più affettuosi
auguri e colgo l'occasione per salutare calorosamente il mio amico
Antonio Alfieri e ringraziare il nipote Giuseppe Raimondo per avermi
messo al corrente del lieto evento.
La signora Loria è la quinta centenaria caccurese assieme a
Maria Rosaria Perri (103 anni), Maria Francesca Demme (102 anni), Maria
Antonia Falbo (100) e Filomena Fazio (vivente), mentre altre tre
caccuresi, Caterina Belcastro, Giovannina Aiello e Annina Ciampà hanno
sfiorato l'obiettivo mancandolo per qualche mese.
Auguri di cuore.
Agosto 2016
06/08/2016
Grande partenza del Premio Caccuri
Pino Aprile e Mimmo Cavallo presentano "Carnefici"
E' partita veramente
alla grande, ieri sera sul sagrato della chiesa di Santa Maria delle
Grazie, l'edizione 2016 del premio Caccuri con un prologo
interessantissimo:
la presentazione i "Carnefici", l'ultima fatica dello
scrittore meridionalista Pino Aprile, autore di best seller come
"Terroni", "Giù
al Sud", Il Sud puzza", "Mai più terroni" e altri
ancora. Spalla eccezionale dello scrittore pugliese il cantautore
conterraneo Mimmo Cavallo uno dei primi artisti impegnati sul tema del
meridionalismo, forse il primo in assoluto come gli ha giustamente dato
atto Pino Aprile, che ha riproposto con la grinta di sempre
alcuni pezzi del suo bellissimo album "Quando saremo fratelli
uniti" senza dimenticare, ovviamente, il suo primo "urlo
disperato" di meridionale oppresso, la celeberrima "Uh,
mammà." A stimolare i due con domande stringenti, intelligenti e
puntuali un altro pugliese, il giornalista Gianluca Coviello,
addetto stampa del Premio Caccuri. E' stata proprio una di queste
domande a dare il la a Pino Aprile per dimostrare ampiamente come la
tanto decantata liberazione del sud e la conseguente Unità d'Italia
non furono altro che un orribile genocidio, una serie di atti volti a
cancellare, non solo fisicamente, il popolo meridionale con le centinaia
di migliaia di fucilazioni, assassini e deportazioni, con le centinaia
di paesi incendiati e distrutti, gli stupri, le violenze di ogni
genere, ma anche e soprattutto la cancellazione dell'identità
meridionale attraverso l'abolizione delle leggi del regno e
la loro sostituzione con quelle sabaude, la chiusura di scuole e
università e di ogni attività produttiva: dalle officine di Pietrarsa
alle ferriere di Mongiana, l'incameramento dei beni ecclesiastici e
altri provvedimenti con i quali si fece terra bruciata dell'antico
regno del Sud. Tutto ha fatto si che non si realizzasse una vera unità
che non esiste neanche oggi, dal momento che c'è ancora una parte del
Paese nella quale si possono percorrere in treno 700 chilometri in due
ore e mezza e una nella quale per fare 300 chilometri si impiegano
quasi 7 ore, Che fare, dunque per uscire da questa situazione e
risolvere questi problemi ha chiesto puntualmente Gianluca
Coviello all'autore? E qui Pino Aprile ha chiarito come solo attraverso
la conoscenza precisa dei fatti storici e la condivisione del dolore
(comune doglianza) si
possa insieme, cittadini del Nord e cittadini del Sud superare le
divisioni e mettersi a lavorare per creare finalmente una vera unità e
ha citato in proposito l'episodio del sindaco di Vicenza, città nella
quale ogni anno si deponeva una corona di fiori sulla lapide di Pier
Eleonoro Negri, l'ufficiale veneto che ricette la medaglia d'oro per
aver distrutto Pontelandolfo e Casalduni, due paesi della provincia di
Benevento, dopo aver massacrato migliaia di cittadini inermi, fatto
uccidere centinaia di donne dopo averle stuprate davanti
agli occhi dei loro figli e dei loro mariti, incendiato le case. Il
primo cittadino della città del Palladio, venuto a conoscenze di questi orribili misfatti, si recò qualche tempo
fa a Pontelandoflo per inginocchiarsi di fronte al dolore degli
abitanti di quel paese e chiedere scusa a nome della sua città nella quale
oggi esiste una piazza intitolata a Pontelendolfo.
Dopo la puntuale, appassionata disamina dei fatti da parte dell'autore,
vi sono stati alcuni interventi del pubblico presente che hanno
evidenziato la necessità di approfondire la conoscenza di questi
fatti per favorire una presa di coscienza dei meridionali
dei soprusi subiti e della necessità di porre fine alle attuali
ingiustizie di un paese a due velocità. Tra i suggerimenti venuti dal
pubblico anche una proposta dell'autore di queste brevi note tesa a
favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i tanti
ricercatori sparsi in tanti piccoli paesi della nostra zona per
arrivare, tutti insieme, a ricostruire la storia di tanti massacri
perpetrarti anche nei nostri paese come la distruzione di Cotronei, il
sacco di Belvedere Spinello e altri misfatti.
07/08/2016
Grande
serata di musica popolare la Premio Caccuri
Proseguono come da calendario le iniziative del V Premio Caccuri
organizzato dall'Accademia dei Caccuriani. Ieri sera è stata la
serata dedicata alla musica popolare, una serata grandissima che ha
visto protagonisti grandissimi musicisti come Fulvio Cama che
nell'occasione ha presentato il disco Agorà del cantastorie, Nando
Brusco, bravissimo interprete di canzoni popolari che
si accompagna col tamburello, Antonio Grosso e le Muse del
Mediterraneo, un gruppo di ragazze tutte bravissime musicisti e un
ospite eccezionale come il maestro Otello Profazio, un ricercatore e un
artista che in oltre cinquant'anni di carriera ha dato lustro, decoro e
dignità alla canzone popolare già in epoca pioneristica quando in
tanti si vergognavano, come succede ancora oggi, di usare il dialetto.
Artisti bravissimi, eccellenti musicisti, ma molto bravi anche nella
selezione dei brani e di pezzi proposti che, in quasi tre ore di
spettacolo ci hanno presentato uno spaccato assai vario e vasto della
tradizione musicale calabrese. Incredibile la grinta, il fascino,
la capacità "ammaliatrice", la voglia di divertire e
divertirsi del maestro Profazio che, assieme alle canzoni popolari
calabresi, ha riproposto alcuni suoi vecchi cavalli di battaglia che
pare siano stati scritti in questi giorni come la celebre Ca si campa
d'aria, una denuncia spietata dell'abbandono e del degrado di un
Mezzogiorno che non è mai stato in cima ai pensieri dei governi
nazionali, la feroce e satirica Governu talianu e la sua più bella
canzone, Amuri Amuri dal film L'Amante di Gramigna di
Carlo Lizzani ispirato alla noia novella verghiana.
Nel corso della serata sono stati premiati anche la compagnia
vincitrice della rassegna teatrale dialettale organizzata da Anna Calfa
e i vincitori del concorso di poesia dialettale U. Lafortuna, entrambi
promossi dell'Accademia dei Caccuriani nell'ambito del Premio Caccuri.
Per la poesia il primo premio è andato alla poesia "Guarda 'u
mari" della concittadina Emilia Pasculli, mentre al secondo posto
si è classificata la poesia "Corso Butera" del poeta
siciliano Vincenzo Aiello.
08/08/2016
Quello che le donne di Maria Stella
Marino dicono
Quello che
le donne non dicono, "quelle parole che restano con noi",
quelle "farsi da bambina che nessuno ascolterà" tutto questo
lo possiamo leggere nei volti pensosi, dolcissimi, trasognati o
smaliziati delle donne di Maria Stella Marino, la bravissima "Rirì"
che da anni disegna figure femminili con i pastelli colorati, con la
sua tecnica collaudata e perfetta, disegni nei quali trasfonde i
suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue trepidazioni, le sue
incertezze, ma anche le certezza, le
angosce e la serenità, sentimenti spesso contrastanti, insomma tutto
il suo animo per cui Marisol, Astrid, Corinne, e le altre decine di
donne finiscono per mettere a nudo la personalità di un'artista
sensibile e delicata che ama le sue creature come se stessa.
Sono queste le sensazioni che abbiamo provato visitando la
sua piccola mostra allestita nei giorni scorsi in una sala del castello
di Caccuri in occasione della Kid's Festa, sensazioni che avevamo già
percepito in occasione di una mostra nel cinema teatro Apollo di
Crotone o visitando la mostra permanente delle opere di Maria Stella
presso la Drummeria di Crotone. Un cenno particolare meritano
anche l' abbigliamento delle donne disegnate, l'accostamento
perfetto tra volto, vestito e gioielli o ninnoli, note musicali sempre
perfettamente intonate che fanno pensare, oltre che a una bravissima
ritrattista, anche a una vera e propria stilista. Vale davvero la pena
seguire il percorso artistico e il lavoro costante e appassionato di
questa brava artista crotonese.
13/08/2016
Le Notti battenti: un successo
Con la scoppiettante esibizione dei Giganti di San Costantino Calabro
che, partiti danzando al ritmo travolgente dei tamburi dal
piazzale del convento hanno raggiunto via Salita Castello trascinandosi
dietro un centinaio di persone entusiaste e la vittoria del Tr'io e voi
si è chiusa ieri sera la prima edizione delle Notti battenti, la
tre giorni di musica popolare organizzata dalla Pro Loco di Caccuri
destinata a diventare una iniziativa a calendario fisso per fare il
punto sullo stato della musica popolare, sulla sua evoluzione e sul suo
futuro vista anche come formidabile strumento di indagine dialettologica, antropo
- etnografico e storica nel solco dell'insegnamento di studiosi come
Ernesto De Martino e Roberto De Simone.
Le gigantesche statue di Mata e Grifone, la bella donna
calabrese o siciliana o catalana, a seconda dell'ambientazione della
storia, e il guerriero moro Grifone convertito al cristianesimo dalla
donna che tenta di rapire, ma della quale si innamora, hanno attirato
l'interesse e la curiosità di grandi e piccini, quest'ultimi
inizialmente timorosi spaventati, poi sempre più affascinati dai
giganti buoni fino a diventarne amici, hanno stimolato la curiosità
di molte persone che hanno voluto conoscerne la storia, una storia
difficile da ricostruire e raccontare proprio per le numerosissime
leggende fiorite attorno ai due personaggi alcune delle quali ci
riportano anche alla fondazione di Messina identificando nei due
Saturno egizio e la moglie Rea o Cibele che fondarono la città dello
Stretto.
La serata ha visto poi l'esibizione di due ottimi gruppi
musicali il Tr'io e voi, appunto, risultato poi vincitore e i
Sazeri musica agricola, entrambi formati da ottimi musicisti che hanno
dato vita a uno spettacolo colto e coinvolgente che ha tenuto la gente
in piazza fin quasi all'una di notte. La vittoria, come già detto, è
andata al Tr'io e voi che ha proposto una musica popolare un po' più
innovativa, dinamica, al passo con i tempi, che affonda comunque nella
tradizione rispetto a quella bellissima, bene eseguita e riproposta
anche con l'uso di molti strumenti della tradizione musicale
popolare, ma un po' più ancorata al passato anche nei
ritmi e negli arrangiamenti. Una valutazione della giuria che non ha
convinto molto i componenti del gruppo arrivato secondo che per bocca
di uno di loro ha innescato una piccola polemica pubblica
prontamente rintuzzata e deplorata dal folto pubblico presente che
evidentemente era in sintonia con la giuria. Peccato perché altri
artisti di altri gruppi non selezionati nel corso delle due serate hanno
correttamente assistito allo spettacolo e alla premiazione senza nulla
eccepire come dovrebbe essere nella prassi corrente di ogni
competizione. Al di là di queste piccole incomprensione l'idea di
Gianni Porcelli, supportata da gente che di musica popolare se intende
davvero come Giovanni Spatafora e Vincenzo De Franco e dalla
collaborazione di tanti altri amanti di questo genere musicale vera a
propria miniera per ricercatori e storici delle tradizioni, appare
sicuramente un'idea vincente.
Tr'io e Sazeri finalisti delle Notti battenti
Il
tr'io e voi e Sazeri musica agricola sono i due gruppi
che si contenderanno questa sera la vittoria nella prima edizione delle
Notti battenti, la tre giorni di musica popolare organizzata dalla Pro
Loco di Caccuri che ieri sera ha incassato gli elogi del presidente
provinciale dell'UPLI per l'ottimo lavoro di Gianni Porcelli e di
tutti gli altri soci capaci ogni anno di organizzare una lunga serie di
eventi che coinvolgono la popolazione di Caccuri e dei paesi viciniori
contribuendo a mantenere vivi e "vivaci" nostri piccoli
centri.
Ieri
sera sul palcoscenico naturale di via Salita Castello, sui gradini che
portano alla chiesa Madre, con alle spalle l'artistica fontana pubblica
del 1904 si sono esibiti tre gruppi davvero eccezionali; i Sazeri
musica agricola, tre musicisti capaci di utilizzare diversi strumenti
della tradizione popolare, i Blu sud, una coppia di artisti che, fra
l'altro, ha fatto dell'ottimo teatro canzone con una ragazza di una
bravura incredibile e infine tre ragazzi di Verzino anche loro molto
bravi. Dev'essere stato davvero difficile per la giuria tecnica presieduta da
Eugenio Marino, autore del volume Andarsene sognando, l'emigrazione
italiana attraverso la canzone d'autore e popolare, e formata tra gli altri da musicisti "di lungo
corso" come Giovanni Spatafora, Vincenzo De Franco, Domenico
Secreto e Daniele Rugiero selezionare i due finalisti perché come ha
tenuto a sottolineare pubblicamente poco dopo Federico Vaccaro, il
bravo e simpatico fisarmonicista del Tr'io e voi, gli artisti sono
stati davvero tutti bravissimi, nessuno escluso. Gli artisti, ma anche
il pubblico che alla fine si è scatenato in una vorticosa tarantella,
i ragazzi della Pro Loco e il presidente Porcelli hanno dato vita a una
serata davvero bella e all'insegna dell'amicizia e della stima e del
rispetto reciproco, soprattutto tra i musicisti che, senza minimamente
badare alla competizione, hanno applaudito a lungo i colleghi, cantando
ballato al suono dei loro brani finendo poi per mischiare voci,
strumenti, brani in una sorta di abbraccio collettivo di quelli che
rinsaldano i rapporti di amicizia, l'affetto e la voglia di divertire e
divertirsi senza invidie o diffidenze. E stasera chiusura alla grande
con la sfilata dei Giganti di Limbadi, nuovi canti e la proclamazione
del groppo vincitore sempre nel magico scenario della Salita castello
gustando le specialità gastronomiche preparate dai magici ragazzi
della Pro Loco.
Notti battenti ai piedi del campanile
Debutto alla grande,
ieri sera, nella suggestiva cornice di via Salita Castello, ai piedi
del campanile della chiesa di Santa Maria delle Grazie, delle Notti
battenti, la tre giorni musicale organizzata dalla Pro Loco
di Caccuri, un progetto di recupero e promozione della musica popolare.
La musica popolare, come dimostrato ampiamente da di Ernesto De
Martino, celebre antropologo ed etnologo del secolo scorso e
dalla sua equipe di ricercatori, favorisce e concorre alla ricerca e
all'approfondimento della conoscenza in una serie vastissima di campi:
dalla dialettologia al canto narrativo, dalle attività lavorative
spesso scandite da particolari canti e ritmi, alle tradizioni e ai riti
religiosi, alla lotta
politica, alla guerra, alle lotte bracciantili e via dicendo.
Promuovere la musica popolare significa quindi ampliare conoscenze e fare cultura alternativa
che ci consente di riappropriarci della cultura popolare nella sua vera
essenza.
Nel corso di questa prima serata si sono esibiti due gruppi in
concorso, il gruppo Tr'io e voi composto dai musicisti Francesco
Manfreda e Federico Vaccaro e dalla bravissima cantante Vanessa Parise
di Papanice e un gruppo di Strongoli composto da quattro
musicisti. Stasera si affronteranno altri tre gruppi in vista della
finale di domani sera che sarà preceduta dalla sfilata de "I
Giganti" di Limbadi, le gigantesche statue di cartapesta che si
ispirano alla leggenda di Mata e Grifone fondatori della città di
Messina. I gruppi in gara saranno valutati da una giuria di
esperti presieduta da Eugenio Marino.
15/08/2016
Giornata storica per la chiesa caccurese
Di
questi tempi si fa spesso abuso dell'aggettivo "storico"
usato a sproposito per definire qualsiasi bazzecola si intenda
enfatizzare, ma quella di oggi per Caccuri è stata davvero una
giornata storica.
Tranquilli, nessuna "partita del secolo" o sciocchezze di
questo tipo, ma qualcosa di ben più importante. Facciamo un passo
indietro.
In una triste notte dei primi anni '60 (c'è chi dice in due
notti) vennero trafugati dalla Cappella del SS. Rosario una quindicina
di quadri che raffiguravano i misteri Glorioso, Doloroso e Gaudioso
gettando nella costernazione la popolazione del paese. A distanza di
oltre cinquant'anni non sono stati ancora ritrovati e probabilmente non
lo saranno mai, ma, da oggi la minuscola chiesetta caccurese, uno dei
più significativi esempi di arte tardo barocco della Calabria, mostra
orgogliosa ai visitatori una nuova, splendida collezione di quadri
opera del caccurese Mario Quintieri.
Pittore, musicista, brillante scrittore, pedagogista,
dirigente scolastico e psichiatra, Mario è uno di quegli uomini
illustri dei quali Caccuri va giustamente orgogliosa e oggi ne abbiamo
tutti un motivo in più avendo con la sua arte e la sua generosità
arricchito ulteriormente il nostro già ricco patrimonio artistico e
culturale.
Co artefice di questo miracolo l'infaticabile Luigino Ventura,
presidente della Fondazione Terzo millennio da anni impegnato
nella lodevole opera di recupero delle chiese caccuresi.
I quindici quadri che riproducono i tre misteri sono stati oggi
donati ufficialmente alla Fondazione per essere collocati nel tempietto
edificato nel XVII secolo anche grazie all' intraprendenza di don
Antonio Cavalcante, figlio del duca di Caccuri e cavaliere
gerosolimitano, nel corso della solenne messa dell' Assunta celebrata
per l'occasione dall'ex parroco di Caccuri don Girolamo Ronzoni e vice
presidente della Fondazione, alla presenza del sindaco Marianna
Caligiuri in veste ufficiale e che ha ringraziato l'artista e la
Fondazione. E' stata quindi la volta del prof. Silvio Mastrocola
docente dell'Università Sant'Orsola Benincasa che ha svolto una
piccola relazione sull'istituzione del Rosario.
Si
tratta di oli su tele di pregevole fattura dai quali traspaiono il
dolore, la sofferenza, ma anche la gioia e la gloria del Cristo e della
Vergine, sentimenti che si mescolano e si armonizzano così come il
pittore ha saputo armonizzare toni e colori di questi picocli grandi
capolavori.
A questo punto sento il bisogno di ringraziare, anche a
nome dei caccuresi, Mario Quintieri per la sua generosità, Luigi
Ventura pe la sua opera indefessa. don Girolamo Ronzoni sempre legato a
Caccuri e il sindaco Marianna Caligiuri che oggi rappresentava tutti
noi.
Qui
di seguito il video completo della cerimonia
E' morto a Milano Rosario Loria
Si è spento nei giorni
scorsi a Milano, all'età di 73 anni, il nostro compaesano Rosario
Loria. Figlio di Pietro Paolo Loria e di Clarice Marullo, era nato a
Caccuri nel 1943, ma nei primissimi anni '70 si trasferì
definitivamente a Milano. Oltre che amico e figlio di famiglia di cari
amici, Rosario, con la sua famiglia, fu per qualche anno mio vicino di
casa avendo abitato nella I Traversa Vittorio Veneto, proprio di fronte
l'ingresso della mia abitazione. I funerali saranno celebrati a Milano
martedì 30 agosto. Nell'occasione voglio far giungere ai familiari, al
fratello Enzo e ai parenti tutti le mie più sentite
condoglianze.
Ottobre
2016
Si è spento Pasquale Pisano
Ho appreso con doloroso stupore la notizia della prematura scomparsa
dell'amico Pasquale Pisano che si è spento questa mattina all'età di
59 anni.
Pasquale era una persona buona che si distingueva, come
molti della sua famiglia, per la pacatezza, l'educazione e la
generosità, oltre che per la sincera amicizia che caratterizzavano i
suoi rapporti con tutti i concittadini. Ogni volta che incontravo
questa persona umile e riservata provavo un immenso piacere a
scambiarci qualche parola, anche perché facevo tesoro della sua
saggezza. Quando si spegne una persona come Pasquale è davvero una
grave perdita per tutto il paese.
In questo momento di grande dolore sono vicino ai suoi familiari,
ai fratelli e alle sorelle, ai nipoti e ai parenti tutti.
I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Santa Maria
delle Grazie.
11/10/2016
E' morto Domenico Falbo (Micuzzu 'u sinnacu)
Ho appreso solo nella tarda serata di ieri la
dolorosa notizia della scomparsa del carissimo amico Domenico Falbo che
si è spento ieri mattina a Crotone dove risiedeva da molti anni.
Conoscevo da sempre il caro "Micuzzo", un
gigante, a dispetto del diminutivo col quale lo chiamavamo tutti, un
"gigante buono", un uomo umile, cortese, gentile e
affettuosissimo. Ero legato a lui, ma anche a tutta la sua famiglia, al
padre, il caro compagno Salvatore Giuseppe, sindaco di Caccuri dal 1948
al 1952 e poi vice sindaco dal 1952 al 1970, ma anche e soprattutto al
fratello Franco, mio compagno di scuola alle medie e alle superiori, al
compianto Totò, a Rocco, a Peppina e a Cenzinella, un'amicizia sincera
cementata nei decenni.
L'ultima volta che ho incontrato questo indimenticabile
amico è stato nell'ospedale di Crotone dove avevo accompagnato mia
moglie per controlli medici di routine e fui davvero felicissimo di
scambiare due chiacchiere con quest'uomo speciale, calmo e delicato fin
nel timbro della voce, premuroso, e affettuosissimo. Un vero amico.
I funerali saranno celebrati questo pomeriggio alle 15
nella chiesa di San Paolo a Crotone, poi la salma sarà trasferita a
Caccuri verso le 17 per essere tumulata nella tomba di famiglia.
In questo momento di grande dolori sono particolarmente vicino
ai figli, Giuseppe e Carolina, all'amico Franco, a Rocco, alle sorelle
e ai parenti tutti.
Addio, Mico, e grazie per essermi stato fraterno amico
Celebrata la Festa d'autunno nel Borgo
Celebrata ieri sera, nella bellissima cornice del
centro storico di Caccuri, l'edizione 2016 della ormai tradizionale
Festa autunnale del borgo organizzata dalla Pro loco per far vivere
questo nostro paese anche nei mesi autunnali che sono i più tristi e
noiosi per un paese che continua a spopolarsi e nel qual si incontrano
sempre meno giovani. Questo è forse il più grande merito dei ragazzi
dell'associazione e del presidente Gianni Porcelli che in paese ci
vivono e spendono la loro esistenza. Molti gli stand degli espositori;
alcuni delle Pro loco della zona, altri di aziende del luogo e un paio
di mostre d'arte come quella del pittore Mario Carmelo Caterisano
all'interno dei locali comunali del palazzo ducale dei
Cavalcante.
Squisiti i piatti e i manicaretti preparati da Dora Sganga del
ristorante La Roccia e da Daniele Bonasso, i primi a base di
funghi, i secondi a base di cinghiale, le caldarroste e i pop
corn di Gianni Sganga e Anna Calfa. le patatine fritte. Una bella festa
allietata dalla musica di due gruppi folk in una bella serata
dell'autunno caccurese. Complimenti agli organizzatori.
Il
Segretario nazionale di Unione Mediterranea a Caccuri
Pierluigi
Peperoni, secondo da destra nella foto, napoletano, segretario
nazionale di Unione Mediterraneo, ha visitato ieri sera la Festa
d'autunno nel Borgo caccurese insieme al segretario del
Circolo Unione mediterranea Antonino Scopelliti di Botricello,
Franco Falbo e a un gruppo di militanti dello stesso movimento
impegnato da anni per il riscatto del Mezzogiorno, colonizzato dai
Savoia e dai governi post unitari e penalizzato e lasciato nel
degrado e nell'abbandono anche dai governi repubblicani.
Unione Mediterranea che vanta una discreta presenza
organizzata anche nella nostra regione, è attualmente attivamente
impegnata, come molte altre forze democratiche, nella campagna
referendaria per il NO al REFERENDUM sullo stravolgimento della
Costituzione contrabbandato per riforma e che, in caso di
malaugurata vittoria del Si, penalizzerebbe in modo ancor più
pesante e irrimediabile le regioni meridionali alle quali verrebbe
sottratto definitivamente anche quel po' di autonomia che ancora,
proprio grazie alla Costituzione vigente, conservano.
Purtroppo, i recenti comportamenti dei governi centrali, soprattutto
di quello in carica in materia di adozione di poteri sostitutivi non
lasciano presagire nulla di buono. Per questo non un solo voto
meridionale deve andare sprecato o utilizzato per un SI che sarebbe
la nostra rovina.
Chi volesse leggere il documento sul
referendum di UM può farlo cliccando il link sottostante:
IL NO AL REFERENDUM DI
UNIONE MEDITERRANEA
DICEMBRE 2016
Anche Caccuri ha detto un bel NO
Anche
Caccuri ha detto NO alla riforma boschiva della Costituzione, un NO
chiaro e inequivocabile che va oltre il dato nazionale. I caccuresi
hanno bocciato la sciagurata proposta con 547 voti pari al 66,15%
mentre il Si si è fermato a 280 pari al 33,85% dei voti espressi. A
recarsi alle urne, nei due seggi del capoluogo e in quello di Santa
Rania sono stati 827 elettori che, considerato il periodo, a pochi
giorni delle vacanze natalizie e che molti elettori che si
trovano sparsi per le varie scuole ospedali, uffici del nord non se la
sono sentita di scendere a casa per votare per poi rientrare in sede e
ripartire dopo un paio di settimane, anche perché con la
chiusura dell'aeroporto Sant'Anna e la soppressione dei treni, gli
unici mezzi per tornare a casa sono l'auto privata o i bus di linea, a
meno che uno non se la voglia fare a piedi, non sono poi pochi. Quando
ci si scandalizza per l'astensione degli elettori meridionali
bisognerebbe tenere conto anche di queste cose.
17/12/2016
La
Storia e le Istituzioni di Roccabernarda: un libro da leggere e
studiare
E'
stato presentato ieri sera, in un'affollatissima sala teatro del Centro
Polivalente di Roccabernarda il volume "Roccabernarda - Storia e
Istituzioni" curato dal dott, Rocco De Rito, Dirigente Medico
dall'Azienda Sanitaria Provinciale, edito da Ideaprint.
Si tratta di una corposa ricostruzione della storia dell'importante
centro del Marchesato scritto a più mani da dieci autori, l'archeologa
Marilisa Morrone, che ha trattato le origini del borgo, il prof. Antonio De
Rito che si è occupato della tradizione, il presidente del Centro
Studi Cornelio Pelusio di Altilia e Socio della Deputazione di Storia
Patria dott. Francesco Lopez che ha trattato il Monachesimo Italo -
Greco e il Monachesimo latino, lo stesso curatore Rocco De
rito che ha illustrato l'antico costume della "Rocca di
Tacina", il professore Pietro Dalena, ordinario di Storia Mediovale presso
l'Università della Calabria che ha ricostruito "La vicenda politica e
religiosa di Roccabernarda tra X e XIX" secolo, il sociologo e
ricercatore storico Andrea Pesavento e lo storico Giuseppe Tallarico
che hanno trattato l'Età moderna, lo storico e letterato prof.
Ulderico Nisticò che ha ricostruito la storia delle Glorie di Rocca,
gli uomini illustri di questo borgo, il prof. Francesco Cosco,
anch'egli Socio della Deputazione di Storia
Patria, che ha
ricostruito la Storia del Territorio e lo storico locale Giuseppe
Marino (autore di queste note) che ha trattato "La Grande
catastrofe", ovvero la ricostruzione della storia del terremoto
del 1832 che provocò la morte di 34 abitanti
della cittadina. Uno strumento prezioso di conoscenza e di
studio, il primo per Roccabernarda, della storia e dell'importanza
politica, economica e culturale di uno dei territori più vivi e più
attivi nei trascorsi millenni, spesso al centro della cultura e della
storia del continente europeo e dei paesi del Mediterraneo.