La storia della Congregazione del Santissimo Rosario di Caccuri (testi e foto di Giuseppe Marino, legalmente tutelati) |
La storia della
Congregazione del Santissimo Rosario ha inizio verso la fine
del 1689 con la
richiesta, da parte di quelli che poi diventeranno i primi
confratelli, al Padre Provinciale dei Predicatori di una stanza del
convento dei domenicani per erigervi la futura cappella. La lettera,
che trascriviamo qui di seguito, è scritta materialmente da
Francesco Saverio Bonaccio, priore della Congregazione e firmata
dall’assistente priore Orazio Antonio Novello, dall’infermiere
Filippo Mele, da Francesco Mele e da Santino Falbo. “Rev.mo Padre Provinciale dei Predicatori Francesco
Saverio Bonaccio di questa terra di Caccuri, Priore della Venerabile
Compagnia del SS: Rosario, umilmente, a nome tanto suo, quanto di
essa Compagnia, dice a voi Padre Nostro Reverendissimo come dianzi l’aggiunsi
di S.P.M. fu unita detta Compagnia la quale la ringrazia e andata e
(illeggibile) che essendo et come che di essa compagnia desidera
havere un luoco particolare a potervi costruire una congregazione
dove ritirarsi possano fare le loro devotioni e cantarvi il SS.mo
Rosario, supplicano V.P.N.R. concedergli una stanza in detto
Convento dove possano erigere la cappella del SS.mo Rosario e fare
le loro devotioni et esercizi spirituali, che si esibiscono dare al
convento una elemosina di carlini quindici annui et intanto
supplicano V.P.N.R. concedergli come di sopra che il tutto
riceveranno a grazia singolarissima prima da Dio e poi da V.P.N.R.
ut Deus. Io Francesco Saverio Bonaccio Priore supplente Il
Padre provinciale concede l’autorizzazione l’8 gennaio del 1690
con questo provvedimento: Concedimus
quod in nobis est experitur servatis servandis et committemu Fra
Priori ut de Consilio P.P. (illegible) pro ut congriensis
estimabinet ut esentiori mandetur ut sg. dicta . Ottenuta
la concessione, della stanza, viene aperta una porta che sbuca nel
breve corridoio (vagliu) che collega l’esterno al chiostro
rendendo indipendente il locale. Qualche decennio dopo diventa
priore della Congregazione don Antonio Cavalcante, figlio
primogenito del Duca di Caccuri don Marzio Cavalcante. Il nuovo
priore, che aveva rinunciato alla successione per diventare
cavaliere di Malta, convinse il padre a donare alla stessa la tenuta
di Vignali, un ricco terreno a sud est della cittadina, a poche
centinaia di metri dalla chiesa di San Rocco. L’atto,
datato gennaio 1750, così recita: Volendo
noi contribuire alla Nobile Congregazione del SS. Rosario eretta
dentro il nobile Convento di San Domenico di questa (illeggibile) di
Caccuri docati novecenti apparati colli Proc. Della Medesima,
abbiamo risoluto e seriamente determinare col (illeggibile)
Consiglio donare, assignare, cedere e rinunciare alla pregiata
nobile Congregazione il Vignale a noi appartenente e sito nelle
pertinenze di (illeggibile) (illeggibile) come volgarmente la Parte
alborato di pochi celsi neri e di capacità di illeggibile remulata
in circa, confine li Vignali della medesima Congregazione: quello
dei P.P. di San Domenico e l’altro della Cappella di S. Maria del
Carmine di questa unità; onde volendo noi mandare in esecuzione la
predetta determinazione in vigore (illeggibile) e di ogni solennità
nullata e di qualunqu’ altro meglio modo e maniera (illeggibile)
benefici di essa nobile Congregazione della medesima, donamo,
assignamo, cedemo (illeggibile) l’enunciato Vignale, confinato
come sopra, farne libero ed esente di ogni peso, onere e servitù
dimodoché da oggi in avanti passi in pieno dominio della pregiata
nobile Congregazione la quale me possa disponere di suo modo come di
quello (illeggibile) e
Domina e S.na , nessuna cosa a noi riserbando, ma formalmente e
solennemente cedendo ogni jusso, azzione e raggione (sic) com
quomodo cumf. Equali (illeggibile) potess competere a noi ed a
nostri eredi e successivi i quali questo medesimo atto ex ninc pro
tunc obbligano. Dato
in Caccuri dal Castello di nostra residenza oggi 4 gennaio 1750 Duca
don Marzio Guarascio
segretario Ottenuta
la concessione, don Antonio si diede molto da fare per
trasformare un’anonima stanza di un
vecchio convento nel più pregevole e sontuoso monumento
caccurese. La stanza infatti, diventò una bellissima cappella con
maestoso altare barocco e gli scanni corali, arricchita di
statue e dipinti. Sull’altare vi sono due riproduzioni del quadro
della Madonna del Rosario. Nel primo, più piccolo, nella parte
superiore dell’altare vi sono raffigurati la Madonna col Bambino
in braccio mentre porge il rosario a San Domenico di Guzman
inginocchiato alla destra della Vergine e Santa Caterina da Siena
inginocchiata a sinistra, mentre nel secondo, molto più grande, al
centro dell’altare, la Santa senese è sostituita dallo stemma
gentilizio dei Cavalcante.
I meriti del priore
vengono attestati da due epigrafi, la prima posta sulla volta della
chiesetta che recita:
A.D
1753 Nella
seconda, posta sugli scanni corali è scritto:
D.O.M. Ac
deiparae semper Virgini de Rosario quid quid hic permagnifice vides
extructum totum industra et sedula pietate excellentissimi D.ni
Prioris E. D. Antonii Cavalcanti inter frates milites
hierosolimitani recepti et labora.
Tum evit A.D. 1751
Nei secolo successivi i
confratelli cercarono di rendere sempre più grande e prestigiosa la
Congregazione e, nel 1824, chiesero ed ottennero l’indulgenza
plenaria per i fratelli e per coloro i quali visitavano la chiesetta
“in tutte le feste di Maria Santissima e di Gesù Cristo “ che
si celebravano in due giorni di ogni mese dell’anno, nel corso
della novena che precedeva la celebrazione della festa del Rosario e
in tutte le domeniche dell’anno. Quanto richiesto venne concesso
da papa Leone XII (Annibale Francesco Clemente Melchiorre Girolamo
Nicola Sermattei della Genga) il 24 luglio del 1824. Riportiamo
quanto riuscimmo a trascrivere dagli archivi della Congregazione ,
negli anni ’80, per gentile concessione e sotto l’occhio vigile
del priore dell’epoca, signor Giuseppe Di Rosa, a proposito di
questa vicenda: La
lettera dei confratelli B.me
Padre La
Pia Congregazione del SS. mo Rosario eretta in una pubblica chiesa
del Comune di Caccuri, Diocesi di Cariati, implora umilmente dalla
S.V.I. la grazia onde concederle che chi è ritualmente
disposto a vistare la chiesa di Congregazione i tutte le feste di
Maria SS.ma e di Gesù Cristo che in due giorni di ciascun mese
celebrasi, possa lucare l’indulgenza plenaria. Implora inoltre
qualche lucrabile come sopra nella novena precedente alla festa del
SS: Rosario che in tutte le domeniche dell’anno; al fine supplica
che l’una e l’altra sia perpetua ed applicabile pure in
suffragio delle anime del Purgatorio. La
“pratica” viene probabilmente istruita dal cardinale Nava che il
19 luglio prepara questo nulla osta: Decretum Ad
humillimas preces pia Archiconfraternitas sub titula B.M.V. de
Rosario in quaedam Ecclesia loci Caccuri nuncupavit, Diocesis
Cariatem, Canonice erecta, vel canoinice erigens Il.mus D.nus Nr.
Leo P.P. XII anneus ut omnes et singula Missa qua omnibus vis
eiusdem triconfraternitatis confratribus ed cosnoribus defuntis
Deotamen richavitate congiuntis die qodlibet Altare dicta Ecclesia
celebrabuntur, eodem gaudeant privilegio, nisi ne altari
privilegiato clebrata fuerint clementer indulsit, non obstantibus in
contrarium facientibus quibuscumque Praesentim perpeuum volituro
absque Bravis expedite. Datum
Roma in Sec.ria S. Congregationis Indulgentium die 19 Iulii 184 .
P.s. Card Nava L. Sirey Visto
il nulla osta, il papa, cinque giorni dopo, firma
la concessione Ex
Audo.rio Ill.mi Die 21 Iulii 1824 Il.mus
D.nus Nr. Leo P.P. XII
omnibus utriusque (illeggibile) delibus, vere paenitentibus,
confessis, saervaque comunione refertis supraenunciata Ecclesiam
diebus utui fra devota vigilantibus, inique per aliquod temporis
spatium giustamentem Samtitatis Sua pie oranti bus nunaviam
indulgentiam, tam i praencipio D.N. I.C. Solemnitatibus Nativitatis
semper nuncpr Circuncisionis Epiphaniae, Dominica Pasqualis,
Resurretionis, Ascentionis et (illeggibile) Xpte scecenonsia B.M.V.
Conceptionis, Nativitatis, Annunciation is, Parificationis festis
incipientur.
Leone
XII Intanto
nel 1833 il convento, che era stato soppresso nel 1809, riapre per
iniziativa dei frati
Francescani Riformati per cui la direzione spirituale dei
confratelli della Congregazione passa ai francescani. Evidentemente
confratelli e consorelle temono di rimetterci qualcosa e si
rivolgono al Padre Generale dell’ordine dei Predicatori per
mantenere indulgenze e privilegi con questa lettera: R.mo
Padre, li
Confratelli e Consorelle della Congregazione laicale sotto il titolo
di M. SS. del Rosario eretta nella Chiesa sotto il detto titolo nel
luogo di Caccuri, Diocesi di Cariati appartenente per l’addietro
all’ordine del Predicatori ed ora ai Minori Riformati di S.
Francesco, nella qual chiesa nei giorni stabiliti adempiono agli
esercizi di religione , supplicano la Pietà Vostra Romana a voler
accordare la loro partecipazione dell’indulgenza a privilegi che
si godono dall’ordine dei Predicatori, quantunque vengano diretti
nello spirituale di Religiosi riformati, venendo raccomandati dal
proprio ordinario coll’attestato che si umilia qui annesso. Al
Re.mo Padre – Il Padre gGenerale dell’Ordine dei Predicatori 27
martii 1835 Autoritate
ap.lica nibis collata concedimus oratoris Francescanum ut in
praecibus contraris non obstantibus. In quod Fideare J
Tomas Hyacintus Cipolletti La
Congregazione del Santissimo Rosario rimase in vita fino alla fine
degli anni ’50 dello scorso secolo, poi con la nuova ondata
migratoria i confratelli divennero sempre più scarsi e l’istituzione
religiosa si estinse per consunzione. Gli ultimi priori furono don Ercole Scigliano cantoniere e maestro di scuola, fino al 1942, anno della sua morte e mastro Giuseppe Di Rosa.
Trascriviamo
ora il frontespizio del Registro dei funerali dei confratelli nel
periodo compreso tra il 1835 e il 1860. FUNERA
CONFRATRUM COMSORUNQUE CONGREGATIONIS S.S. ROSARII Libro
nel quale si annotano tutt’i funerali che si celebrano dalla
Congregazione del SS. Rosario del Comune di Caccuri per le anime de’
fratelli e delle sorelle trapassate Caccuri
1835 fino al 1860 Ultima
pagina D.C.
Lucente Ed
ora un elenco di alcuni confratelli del XIX secolo Sacerdoti
fratelli del SS: Rosario Tutt’i
componenti del clero di Caccuri D. Raffaele
de Franco, Vescovo di Catanzaro Marianna de
Rix
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