La Madonna della Pace e gli antichi Croci
 

 

 

 

     Non so chi sia il maestro che ha scattato questa meravigliosa, stupenda foto, ma so per certo che andrebbe, come dicono i credenti, benedetto nei secoli per averci lasciato un documento storico di grandissima importanza, uno dei pochissimi che ci mostra com’era Caccuri circa un secolo e mezzo fa, la sua straordinaria bellezza paesaggistica e ambientale, l’intelligenza e il rispetto per questo patrimonio da parte dei suoi antichi abitanti che stride terribilmente col sacco urbanistico del rione Croci perpetrato senz’altro in perfetta buona fede, ma, innegabilmente frutto di una rozzezza e di una insensibilità che ci ha reso tutti ciechi.
    La foto, scattata probabilmente a cavallo tra il XIX e i XX secolo, ci mostra uno scorcio di quella che è oggi via XXIV  maggio, tanto per ricordarci, oltre alla devastazione del territorio, anche quelle delle nostre famiglie, i tantissimi giovani morti in una guerra stupida e inutile, uno dei più grandi conflitti che l’Umanità ricordi. Sulla destra si nota il fianco sud-  est della collina dell’Annunziata sul quale erano state scavate delle grotte adibite ad abitazione, ma anche a ricovero per gli animali. La forma dell'uscio lascia pensare che le grotte siano state scavate negli ultimi decenni del XIX secolo. Più o meno nello stesso periodo vennero edificati la torre e il bastione merlato del palazzo ducale dei Cavalcante, a quei tempo ormai proprietà dei Barracco, la fontana di Canalaci e l’acquedotto rurale di Eido chiamato volgarmente “Canalette”, nonché il vecchio Calvario che si vede nella zona antistante le grotte  e che, quindi, risulta essere, dopo il convento dei domenicani e le chiese annesse, il più antico monumento del rione Croci. Notare, per favore, la bellezza delle colline di Munnello con la folta vegetazione di querce ai loro piedi, ma col profilo sgombro di quell’orribile parruccone di pini messi a dimora negli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo, quella del muro, probabilmente a secco, che delimitava la strada a destra nella foto e dell’altro a sinistra che corrispondeva più o meno alla prima fila di case del rione Croci a valle dell’attuale strada provinciale. Difficile, se non impossibile, per chi ha oggi meno di sessant’anni, riuscire a individuare esattamente quest’angolino di paradiso del quale non esiste più traccia.
    La collina dell’Annunziata fu sbancata in parte per prelevarne la sabbia arenaria con la quale furono costruite gran parte delle case del rione Croci e poi per colmare la valle di Cucco per trasformarla in campo sportivo, il calvario demolito negli anni ’70 essendo oramai divenuto  di intralcio alle case e alle strade che le erano state costruite a ridosso, così come i muri (armacere come le chiamano nel reggino) e le colline di Munnello deturpate da una forestazione scriteriata.  Sparita anche la processione della Madonna della Pace che vediamo nella foto portata a spalle dalle devote donne caccuresi, come tutte le altre, tranne quella di San Rocco e quella del Venerdì Santo. La statua di questa Madonna è custodita nella chiesetta della Congregazione del SS. Rosario. Fino a quasi alla metà del secolo scorso veniva portata in processione il giorno di Capodanno  fino al Calvario,  accompagnata dalla banda musicale e da una folla di fedeli.