Cenni
sulla storia archeologica di Caccuri
di Giuseppe Marino |
Caccuri
ha una interessante storia archeologia che risalgono al neolitico. Ciò
è attestato, fra l' altro, dal rinvenimento fortuito, in località
Patia, non molto lontano dal vecchio monastero dei Tre Fanciulli, un
bellissimo esemplare di ascia in basalto nero risalente al periodo
neolitico da parte di un contadino, ma autorevoli studiosi confermano la
presenza dell’uomo nella zona in quel periodo.
Un secondo ritrovamento, questa volta di una tomba barbarica
probabilmente longobarda, comunque antecedente l’anno 1000, avvenne,
anche questo, fortuitamente ad opera di alcuni scalpellini caccuresi che
stavano scavando pietre sulle pendici della Serra Grande, una delle tre
colline arenarie che circondano il paese, il 20 maggio del 1933.
All’interno di un’intercapedine naturale furono rinvenute le ossa di
un cadavere ed una ricca suppellettile metallica di facies barbarica
molto ossidata e costituita da oggetti di ferro tra cui due
staffe a pianta laminata, tre
cuspidi di lancia a cannone delle
quali due più grandi ed una di dimensioni inferiori, una
forbice per tosare le pecore, tipico strumento rinvenuto in altre tombe
barbariche sparse sul territorio italiano, una
forbice più piccola e di diversa fattura, 4
falci per il grano delle
quali due integre ed una frammentaria, un'
accetta bipenne e una monopenne,
una scarpa
per aratro a
bordi rialzati, una
subbia, uno
scalpello ed
altri frammenti. Oltre
agli oggetti in ferro ne furono rivenuti anche alcuni in bronzo ed un
oggetto vitreo. Il corredo in bronzo era costituito da un pettine a
denti triangolari molto robusti che in origine doveva avere un
manico di legno o di osso, un vasetto a forma di olla con
ventre espanso e bordi superiori rinforzati sormontati da tre trilobi
forati per l'attacco di tre catenelle, un attingitore e un
busto dell'imperatore Claudio che, secondo gli esperti, potrebbe
essere capitato per caso fra la suppellettile e che, comunque, non è
sufficiente a far nascere dubbi sull'esatta datazione della sepoltura
che rimane confermata quale tomba risalente all'VIII - IX secolo d. C. 1)
Francesco
Principato, Nella mia Calabria con la macchina del tempo, Brenner
Cosenza 1948 |