Maria Francesca Allevato 

 

                               Invito al viaggio    Cristiano Giraldi Editore  -   2010

     Ho appena finito di leggere il romanzo di Maria Francesca Allevato dal titolo  Invito al viaggio, edito da Giraldi Editore Bologna.  E'  un libro che si legge tutto d'un fiato perché  scritto bene, con un linguaggio asciutto, privo di fronzoli, con descrizioni essenziali ed efficaci, mai prolisse o leziose. Dopo un prologo  datato 26 marzo, Anno Domini 2005 nel quale, durante una visita al castello Svevo - Normanno di Cosenza rivive la tragica morte di Isabella d'Aragona, l'Autrice ci riporta indietro nel tempo,  a quel XIII secolo nel quale visse Luigi IX, il Santo, suocero dell'Infanta di Aragona,  re pio, timorato di Dio, dedito alle opere di misericordia che però non esitò a organizzare e guidare due crociate che si rivelarono entrambe un fallimento  e che gli provocarono sofferenze e lutti in famiglia. Nel corso della prima cadde  prigioniero  degli "Infedeli" e fu rilasciato solo dietro pagamento  di un forte riscatto, mentre la seconda gli fu addirittura fatale perché morì di dissenteria. Il figlio Filippo, con la moglie Isabella che aveva seguito il marito ed il suocero nella dissennata avventura  con tutti i cortiginani,  i cavalieri al seguito a gli altri  superstiti, ripartì  per la Francia attraversando l'Italia. Ne pressi di Martirano , però, Isabella, divenuta oramai regina di Francia, incinta al sesto mese, cadde da cavallo mentre la comitiva attraversava il fiume Savuto. La caduta le fu fatale e, dopo aver abortito, morì senza più riprendersi qualche giorno dopo, gettando nella disperazione il consorte. 
Maria Francesca con la sua bella penna  riesce a creare situazioni  davvero suggestive pur riferite a fatti di otto secoli fa,  facendoci rivivere gli avvenimenti come se accadessero davanti ai nostri occhi.  Addentrandosi nella lettura, infatti,  si viene catturati dai fatti che si rincorrono in un ritmo vertiginoso tanto che il lettore rivive quasi da protagonista la storia di quegli anni, le ansie, i dubbi, le inquietudini, la fatica del vivere di quei personaggi. La forma scorrevole, il periodare breve, conciso, pulito rendono agevole e piacevole la lettura.
    Davvero una bella sorpresa questa di Maria Francesca Allevato, una giovane che, viste le premesse,   saprà sicuramente produrre altre opere letterarie interessanti e valide. 

                         

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