Recite scolastiche

   Nei 37 anni di insegnamento nella scuola elementare di Caccuri, nel plesso intitolato al compianto  professor Mario Filippo Sperlì,  ho dato vita, quasi ogni anno, ad attività di drammatizzazione che hanno coinvolto alunni delle altre classi e colleghi che hanno collaborato con passione e professionalità alle iniziative. Tra loro Giovannina Miliè che ha spesso curato la regia. Alcuni di questi lavori sono anche  ispirati alla società contadina e ricostruiscono modelli di vita, costumi, problematiche di qualche decennio fa nel tentativo di far rivivere e, comunque, conoscere ai giovani, la società di una volta con i suoi problemi, con la sua fatica del vivere, ma anche con un suo patrimonio di valori forse troppo frettolosamente gettato alle ortiche. Non mancano anche temi di attualità e di impegno nel sociale. 

          In questa pagina è contenuta una sintesi delle più significative.

                                
                                   Cittadino europeo, cittadino del mondo
                               
Per una coscienza europeista

                                

L'opera, in otto scene, è stata rappresentata a cura dei ragazzi della Scuola Elementare "M. F. Sperlì"  dell'Istituto comprensivo "Cicco Simonetta" di Caccuri,  alla fine di maggio del 2007 a conclusione dell'omonimo progetto che si proponeva di promuovere  la conoscenza della grande cultura europea tra i giovanissimi; dalla  musica di Beethoven, Mozart, Bach, Straus, Vivaldi, Paganini, Bizet, Boccherini. alla pittura di Rembrandt, Cesanne, Van Gog, Goya, Picasso, Leonardo, Raffaello, alla letteratura di Dumas, Shakespeare,  Dante,  Leopardi,  Hugo,  Cervantes, alla  filosofia dei grandi pensatori europei come Hegel, Kant, Schopenhauer, Montesquieu, agli scienziati, come Leonardo,  Marie Curie,  Fermi,  Eduard Jenner,  Marconi a Von Braun etc. Tutto ciò per far nascere nei ragazzi  l'orgoglio di sentirsi cittadini europei e favorire l'integrazione tra i popoli dell'unione. Nella rappresentazione si assiste infatti ad un ideale passaggio di testimone tra i grandi geni e benefattori europei del passato che seppero già allora superare le barriere etniche e geopolitiche per sentirsi parte integrante dell'Europa,  e le giovani generazioni chiamate a consolidare e sviluppare questo processo. 

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                      La condizione femminile nel tempo.

              

    E' stata rappresentata per la prima volta nel maggio del 1999, per la regia di Giovannina Miliè,  nel Teatro Apollo di Crotone in occasione del concorso provinciale sulle Pari opportunità nel quale ha vinto il primo premio per il segmento della scuola elementare. E' stata poi replicata l'anno successivo presso il ristorante La Presila recitata dagli alunni della scuola elementare di Cerenzia   diretti  dell'insegnante Antonella Crudo. L'opera, in tre brevi atti, analizza il ruolo della donna nella società patriarcale, quando era schiava dell'uomo ed era costretta a subire il ruolo che l'organizzazione maschilista le aveva imposto. Si passa poi  alla società contemporanea nella quale, non solo la donna si è liberata dalla subalternità all'uomo, ma, spesso, costringe il povero compagno ad "umilianti lavori domestici" mentre lei si reca ai party o al club. Infine si delinea una ipotetica condizione futura , un mondo in cui nessuno dei due soggetti dovrà più essere subalterno all'altro, ma nella quale si possa trovare il giusto equilibrio. La materia è trattata con una vena bonaria di umorismo che la rende accettabile da entrambi i "sessi in perenne lotta."

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Cristoforo Colombo

                                                                        
 E' una breve parodia delle disavventure del grande navigatore italiano scritta per alunni di 1^ o 2^ elementare in un improbabile spagnolo comunque comprensibilissimo. Colombo è alla ricerca di tre caravelle per tentare la traversata dell'Atlantico e scoprire il nuovo mondo, ma quando i suoi interlocutori vengono a sapere che l'America è quella terra dove si mangiano gli hamburger e si mastica la gomma americana, lo prendono veramente per matto e lo riempiono di botte. E' stata rappresentata nel giugno del 1995 al centro sociale di Caccuri.

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Uno strano factotum

  

 Gaetano è un maldestro faccendiere di paese che provoca un sacco di guai ai compaesani sempre più convinti di aver avuto la fortuna di ritrovarsi concittadini di un genio straordinario. Il più grande ammiratore di quest'uomo della  Provvidenza è Pasquale il barbiere, cieco fino al punto di non ravvedersi nemmeno quando il "genio", con la sua superficiale ignoranza, provoca una catastrofe. L'opera, interpretata da alunni di 4^ e 5^ classe, diretti da Giovannina Miliè, fu rappresentata a maggio del 1998 nel Centro sociale di Caccuri.

 

Infarto

   
Don Nicola è un vecchio emigrato tornato dall'America che non riesce a togliersi dalla mente il ricordo del grande Paese. E tutti i giorni, in piazza, agli amici, descrive le mirabilie di quell'Eldorado. Poi accende la sua pipa e, dopo una bella fumatina, la ripone con cura nella tasca interna della giacca. Un giorno rientra a casa urlando per il forte dolore al cuore e terrorizzando i figli che pensano ad un infarto. Poi, mentre uno di loro si precipita a chiamare il medico, l'altro, insospettito dal puzzo di fumo frammisto a quello del tabacco che  promana dal vecchio, gli strappa la camicia e mette a nudo l'ustione che la brace della pipa non del tutto spenta gli aveva provocato al centro del petto e che era la causa del terribile dolore. E' stata rappresentata a maggio del 1999 nel centro sociale di Caccuri.

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Nascita ed infanzia di Gesù

E' un'opera ispirata ai vangeli aprocrifi scritta per gli alunni di 4^ e 5^ elementare. narra le vicende di Anna e Gioacchino, la nascita di Gesù a Betlemme e i suoi miracoli dell'infanzia. Diretta da Giovannina Miliè, è stata rappresentata per la prima volta nel Centro sociale di Caccuri il 22 dicembre 1999. Il 19 dicembre del 2000, sempre nel centro sociale di Caccuri, ne è stata rappresentata una seconda edizione ampliata dalla creazione di nuovi personaggi ed interpretata congiuntamente da alunni della scuola elementare e della scuola media.

                                             

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Il pastorello e il vecchio misterioso

fiaba di Giuseppe Marino, musiche di Luigi Antonio Quintieri

  E' una favola semplice, una favola di casa nostra. E' la storia di un pastorello povero e orfano di entrambi i genitori che si ammala di malaria, una malattia assai diffusa nella nostra zona fino a cinquant'anni fa. Il fanciullo sta sempre più male e, nonostante le cure, l'assistenza e le preghiere di un gruppo di amici, sente la morte sempre più vicina ed è ormai rassegnato a raggiungere in cielo il babbo e la mamma. Un giorno, però, mentre è divorato dalla febbre, gli appare un vecchio misterioso che gli prescrive una strana cura a base di peperoncino piccante. Ripresosi un po', con molto scetticismo, segue il consiglio del vecchio e, miracolo! .......,  la malaria scompare e il pastorello torna finalmente felice. 

             

   L'opera è stata rappresentata il 9 giugno 2002 nel castello di Santa Severina in occasione del 1° Festival della Fiaba

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                                                                       'A Livella
                 
              
 
Commediola ispirata alla celebre poesia di Totò ed integrata con testi di Giuseppe Marino.
E' uno spettacolo che tratta il tema dell'emarginazione e dell'uguaglianza di fronte alla morte. 

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