gennaio
18/01/2023
IL
CASTELLO E DINTORNI SOTTO TUTELA DELLA SOPRINTENDENZA
La
Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di
Catanzaro e Crotone ha avviato nei giorni scorsi il procedimento di
dichiarazione di interesse culturale, storico, artistico, archeologico
ed etnoantropologico, nonché l'avvio del procedimento per la tutela
indiretta dell'ex seicentesco Palazzo Ducale dei Cavalcante oggi
conosciuto come Castello di Barracco dopo l'intervento di restauro
voluto dal barone Guglielmo Barracco nel 1884.
Il provvedimento della Soprintendenza, non solo vieta
qualsiasi intervento sull'immobile senza il suo preventivo consenso, ma
anche la realizzazione di opere "suscettibili
di determinare interferenze visuali con il bene oggetto di tutela
diretta o di alterare le condizioni ambientali e del decoro." Non
sarà più possibile, dunque, costruire ecomostri, baracche, casolari,
muri, recinzioni più o meno abusive che deturpino il paesaggio intorno
al castello o, addirittura, disturbino la visuale. Niente più pugni
nell'occhio, insomma. Peccato che il provvedimento arrivi almeno con una
sessantina di anni di ritardo quando ormai i buoi sono scappati dalla
stalla. Fosse stato in vigore negli anni 60, 70 e 80 la storia
urbanistica di questo sciagurato paese sarebbe stata diversa e si
sarebbero evitati sconci e devastazioni ormai irreparabili.
Comunque meglio tardi che mai.
A questo punto, nel plaudire alla decisione della
Soprintendenza mi auguro che in un futuro che spero non troppo lontano
si faccia altrettanto per il convento (il complesso monastico da non
confondere con le chiese), per Filezzi, l'antichissimo insediamento
rupestre e per l'intero centro storico. Solo da una tutela efficace e
rigorosa di tutti i nostri beni monumentali, paesaggistici, ruderi e
manufatti di archeologia industriale si può partire per avviare un
processo di sviluppo economico e sociale del nostro paese che punti
anche e soprattutto sulla cultura, sulla storia e sulla bellezza del
territorio. Molto può fare la Soprintendenza, ma molto possiamo fare
anche noi caccuresi per lasciare in eredità ai nostri figli e ai nostri
nipoti una Caccuri da vivere, anche a costo di procurarsi inimicizie e
antipatie.
28/01/2024
ADDIO, COMPAGNO FRANCO
Oggi è per me un giorno di
grandissimo dolore: il mio carissimo amico Franco Falbo, compagno di
giochi, compagno di scuola, compagno di partito ci ha lasciato per
sempre nella notte gettandoci nella tristezza e nella
costernazione.
Franco era nato a Caccuri nel luglio del 1949 da
Giuseppe, sindaco di Caccuri dal 1948
al 1952 e poi vicesindaco facente funzione dal 1952 al 1970 e da
Carolina Pasculli. Conoscevo di vista questo fanciullo che abitava
nel vecchio convento dei domenicani e scorrazzava per i prati intorno ai
Croci, poi, nell'autunno del 1962 lo ritrovai in seconda media che
frequentammo insieme nella stessa classe nel castello di Caccuri che il
padre, nella sua qualità di vicesindaco aveva preso in fitto per
alloggiarvi la scuola media istituita proprio quell'anno,
poi frequentammo insieme anche un paio di anni del Magistrale a San
Giovanni in Fiore dove conseguimmo insieme l'abilitazione magistrale.
Furono anni intensi fatti di studi comuni, giochi all'aria aperta,
calcetto balilla nel quale Franco era un asso (così come con le carte),
dama nel quale l'asso ero io e la nostra amicizia si
rafforzava sempre più, grazie anche alla comune militanza nel PCI,
partito al quale ci iscrivemmo entrambi nel 1969 gettandosi a capofitto
nella rifondazione della sezione.
Subito dopo ci ritrovammo a frequentare di nuovo insieme
l'Università di Bari; io dopo qualche esame abbandonai gli studi
perché il mio lavoro di insegnante elementare non me lo consentiva, lui
continuò e si laureò brillantemente in lettere moderne con una tesi su
Giuseppe Casalinuovo e la poetica del fanciullino. Per questo motivo lo
volli relatore, assieme a Bruno Tassone, a un convengo sul poeta Umberto
Lafortuna negli anni 90. Franco, subito dopo la laurea si trasferì a
Fuscaldo avendo sposato Teresa, una ragazza che aveva conosciuto proprio
a Bari.
Era una persona perbene, un uomo buono e generoso, con un
carattere aperto e gioviale, capace di infervorarsi, ma anche di
riflessioni profonde e smaliziate. Era indubbiamente un intellettuale,
ma non organico come si sul dire, e spesso si ritrovò in dissenso col
partito pur rimanendo sempre leale e impegnato. Il frutto del suo
percorso politico e dell'amarezza del militante che vede crollare
certezze e punti di riferimento è condensato nel suo ultimo libro,
"Il cupio dissolvi della sinistra italiana", ma si fece
apprezzare anche per alcuni libri di poesie. Qualche tempo fa lo
incontrai per caso a Pisa ove si era temporaneamente trasferito e a
Caccuri e mi manifestò la sua intenzione di tornarsene al suo antico
paesello, ma il destino ha voluto che questo suo desiderio non si
realizzasse. Oggi so che non giocheremo più a dama, a carte e non
ricorderemo insieme i tempi felici della fanciullezza e e della
gioventù; oggi amici e parenti piangiamo insieme per la tua dipartita.
Giungano alla moglie, alla figlia, ai numerosi nipoti e ai parenti tutti
le mie più sentite condoglianze. Addio, Franco, amico, compagno,
fratello. La frase è scontata e abusata, ma credimi, non ti
scorderemo.
febbraio
05/02/2024
ADDIO
A TERESA MELE
Un'altra "vecchia Cruciara"
se n'è andata, una cara amica e vicina di casa, l'ultima della famiglia
Mele, sorella di Costanza che ci ha lasciato un paio di mesi fa,
di Antonietta, di Eugenio, di Agostino, di Vincenzo, di Annina, di
Rosina, una famiglia numerosa che abitava in via Sabotino, proprio di
fronte casa mia quasi "estirpata" dal paese dalla guerra e
dal'emigrazione. A Caccuri infatti, rimasero solo Antonietta e Costanza,
quest'ultima rientrata dopo un periodo di emigrazione a Parigi. Ci
lascia Teresa Mele, la cara Teresina.
Tra la famiglia Mele e quella di mia madre c'era
un'amicizia davvero fraterna e i componenti delle due famiglie, più che
amici sembravano fratelli e sorelle. Erano ancora i tempi nei quali la
solidarietà era un valore. Quando i genitori erano in campagna i figli
rimanevano in casa e si aveva sempre bisogno di qualcosa o di una mano,
a volte anche solo di un po' di compagnia. Mia madre era coetanea delle
sorelle più grandi e Teresina era quasi una sorella minore per cui i
dieci metri che separavano le due case erano percorsi più volte
quotidianamente nei due sensi per i motivi più disparati. Teresina era
una ragazza solare, sempre sorridente, incline alla battuta, buona,
affettuosa. Quando si sposò col mio caro amico Antonio Guzzo e si
trasferì in Lombardia per tutto il vicinato fu un giorno di tristezza.
Oggi, per i parenti, ma anche per tutti noi che l'abbiamo
conosciuta, è un giorno di grande dolore. Anche se la morte è
ineluttabile è comunque difficile rassegnarsi quando ghermisce una
splendida persola come lei. Per questo sento il bisogno, anche a nome
della mia famiglia, di porgere le mie più sentite condoglianze
alle figlie, ai nipoti e ai parenti tutti.
Addio, Teresina, custodiremo gelosamente il tuo dolce
ricordo. Che la terra ti sia lieve.
27/02/2024
DI
GIOIA INCONTRA IMPRENDITORI E ASSOCIAZIONI
Bella,
e interessante l'assemblea di ieri sera nel'ex Mattatoio di Caccuri nel
corso della quale il candidato a sindaco del centro - sinistra Giuseppe
Di Gioia ha incontrato imprenditori e rappresentanti delle associazioni
che operano sul territorio per illustrare il risultato dei primi
questionari compilati sia on line, sia nella versione cartacea dai
cittadini di Caccuri e per raccogliere ulteriori suggerimenti,
proposte, esigenze delle categorie produttive, del mondo della cultura e
del terzo settore, ma anche di cittadini comuni che hanno apprezzato
l'iniziativa e manifestato, tra le altre cose, l'esigenza di essere
sempre informati, ascoltati, consultati mediante assemblee pubbliche
come questa. Tra le altre lamentele, che si evincono dal questionario,
ma anche da alcuni interventi in sala, infatti, è emersa
drammaticamente l'insoddisfazione della stragrande maggioranza della
popolazione per lo stato carente dei servizi di assistenza agli anziani,
ma anche la grave carenza di informazione, soprattutto per i giovani e
per gli imprenditori che perdono così preziose opportunità di lavoro
anche a vantaggio di un paese che perde ogni anno fette consistenti di
popolazione e che rischia lo spopolamento. "Quale sarà il valore
dei nostri immobili, delle nostre aziende, di un patrimonio che abbiamo
faticosamente costruito in tanti anni se continuerà questa emorragia di
risorse umane e questa desertificazione del paese?", si è chiesto
il candidato a sindaco, un problema che bisognerà aggredire e risolvere
nei prossimi mesi e nei prossimi anni pena la morte del paese.
Marzo
23/03/2024
E'
MORTO VINCENZO FAZIO
Abbiamo appreso con grande tristezza la notizia della morte di Vincenzo
Fazio primogenito dell'amico e compaesano Salvatore Fazio (Ciciarone).
Vincenzo era nato nel 1966 e ha abitato con la famiglia per molti anni
in una fattoria di Ponte di Neto dove Salvatore si era trasferito dopo
il matrimonio con una signora di Santa Severina.
Giungano ai familiari, ai cugini e alle cugine e ai pareti
tutti le nostre più sentite condoglianze.
aprile
02/04/2024
SI E' SPENTA GIUSEPPINA PISANO
Si
è spenta oggi a Cirò Marina dove abitava da molti anni, la
nostra cara compaesana Giuseppina Pisano, vedova dell'amico Gennaro Rao.
Giuseppina aveva compiuto da pochi giorni 96 anni. Pur abitando nella
cittadina rivierasca da parecchi decenni, era molto legata al suo paese
di origine. In questi momenti di grande dolore mi stringo all'amica Nenè
Rao, alla figlia Filomena e ai parenti tutti ai quali voglio far
giungere le mie più sentite condoglianze
02/04/2024
ADDIO
A ELVIRA AMATO
Ho appreso solo per caso,
nella tarda serata di ieri, la dolorosa notizia della scomparsa della
carissima amica Elvira Amato. Definire Elvira una carissima amica mi
sembra un po' riduttivo; in effetti per me, per mia moglie, per la mia
famiglia era molto di più di un'amica, una sorella forse, forse una
madre. Conoscevo questa splendida donna dalla mia infanzia, da quando
bambino e poi fanciullo bazzicavo quella zona del paese nella quale
oltre alla sua famiglia abitavano anche i miei nonni, poi le circostanze
della vita fecero si che
quella con Elvira diventasse un qualcosa di ancora più
solido di una bella amicizia. Ciò che colpiva in lei, oltre alla bontà
d'animo, alla capacità di socializzare e solidarizzare con tutti, alla
generosità, alla mitezza era una straordinaria signorilità che ne
facevano una donna di gran classe.
Elvira aveva compiuto 100 anni lo scorso 3 settembre quarta tra
le donne più longeve nella storia del nostro paese. Purtroppo mi rimane
il rammarico di non aver potuto, non per mia volontà, essere presente
né al suo centesimo compleanno, né al suo funerale per onorare
degnamente questa cara "sorella" e me ne rammaricherò per il
resto dei miei giorni.
In questi momenti di grande dolore cingiamo in un grande
abbraccio la sorella Ida, la nostra carissima Valeria e i parenti tutti.
Addio, Elvira, oltre che una grande carissima amica, sei stata per noi
anche maestra di vita. Ciao e buon viaggio.
27/04/2024
SI è SPENTA FILOMENA DE MARCO
Ho appreso con grande tristezza la notizia del decesso della nostra
compaesana Filomena De Marco che si è spenta a Vibo Valentia dove
risiedeva da molti anni. Filomena era sorella del professore Baldasarre
De Marco e madre dei carissimi amici Franco e Giovanna Pirito. Filomena,
che si è spenta serenamente, aveva festeggiato il 100° compleanno lo
scorso 17 novembre per cui è la quinta tra le 10 ultracentenarie nella
storia di Caccuri.
In questi momenti di grande dolore mi stringo ai figli
Franco e Giovanna, al fratello, ai nipoti tutti e
ai parenti tutti ai quali porgo le mie più sentite condoglianze.
Maggio
21/05/20244
GRANDE
OMIZIO A CACCURI DI JASMINE CRISTALLO CANDIDATA ALLE EUROPEE
Con un grande comizio la
candidata alle elezioni europee per il PD nella Circoscrizione
meridionale, Jasmine Cristallo, ha aperto ieri sera la campagna
elettorale a Caccuri in una piazza convento affollata come non si vedeva
dalle serate del Premio letterario Caccuri. La leader calabrese,
portavoce nazional del movimento delle sardine e membro della
Direzione nazionale del PD ha trattato molti temi che saranno al centro
di queste importanti elezioni che potrebbero cambiare, nel bene e nel
male, il destino e il volto di un'Europa che deve rtornare a essere,
come ha sottolineato jaasmine Cristallo, un'Europa dei popoli e non dei
mercati, un grande paese accogliente, garante dei diritti fondamentali
di tutti i cittadini e soprattutto democratica, quell'Europa progettata
da AltieroSpinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e dagli altri
confinati di Ventotene. Un grande stato federale che garantisca la
democrazia, la giustizia sociale, sempre più attento alle regioni
sottosviluppate e ai loro bisogni messe sempre più in difficoltà, come
il nostro Mezzogiorno, da politiche come l'autonomia differenziata
che puntano ad accentuare il divario tra un nord ricco e un sud sempre
più povero senza definire e approvare almeno i LEP (Livelli essenziali
di prestazioni), anche se i un paese civile sarebbe più opportuno
definire non livelli essenziali, ma livelli equi. Tutto ciò
rischierebbe di andare in fumo in caso di un'avanzata di una destra
sovranista e spesso xenofoba che snaturerebbe il volto dell'Europa
disegnato dai padri fondatori. Per questi motivi è necessaria una
grande mobilitazione che riporti la gente a votare e a votare partiti di
centro sinistra e soprattutto il PD che può e deve dare un grande
contributo per creare n'Europa democratica, solidale, accogliente,
un'Europa di pace nella quale i popoli possano vivere e prosperare
pacificamente nell'equità e nella giustizia.
GIUGNO 10/06/2024 LUIGI QUINTIERI E’ IL NUOVO SINDACO DI CACCURI
Luigi Antonio
Quintieri, avvocato caccurese, maestro di musica, autore dell’Inno
europeo di San Rocco è da ieri il nuovo sindaco di Caccuri avendo vinto
le elezioni amministrative dei giorni scorsi con la lista Leali per
Caccuri. Quintieri subentra
all’avvocato Marianna Caligiuri, primo sindaco donna del paese, in
carica da 15 anni, che capeggiava una lista civica, Continuità e
futuro. Una terza lista civica, Siamo Caccuri, capeggiata dal giovane
bancario Pino Di Gioia alla sua prima esperienza politica, si è
classificata terza.
Già
nel 1848 il trisavolo di Luigi, Omonimo del nuovo Sindaco, ricopriva la
carica di vice sindaco del paese,mentre il nonno, anch'egli un Luigi
Antino Quintieri fu commissario prefettizio del paese nel 1945.
Sin
da subito il nuovo sindaco, cos’ come aveva fatto il candidato Di
Gioia. Si è dichiarato aperto alla collaborazione con cittadini e forze
politiche e culturali e a coinvolgere, finalmente,
la popolazione nelle decisioni e nelle scelte più
importanti che riguardano la vita e il futuro del paese bandendo
l’autoreferenzialità e l’autosufficienza. Che tanti danni hanno
prodotto negli ultimi tempi sula vita amministrativa, sociale e politica
dl paese.
A me non rimane che che
augurare buon lavoro al nuovo primo cittadino e agli sconfitti ai
quali,comunque, così come precedono correttamente le regole politiche e
le leggi della Repubblica, è affidato il compito di vigilare
sull’operato di chi è chiamato a governare o ad amministrare
nell’interesse dei cittadini e del popolo italiano.
15/06/2024
74 PRIMAVERE E, FRA QUALCHE GIORNO ANCHE
ESTATI. GRAZIE, AMICI
Cari
amici, ieri ho tentato più volte di ringraziarvi singolarmente per gli
auguri che mi avete fatto pervenire in occasione del mio 74°
compleanno. Sono auguri che giungono in un momento particolare della mia
vita per cui sono ancor più graditi. come negli altri anni ho voluto
ugualmente festeggiare concedendomi un pezzetto di una torta speciale,
che non si cuoce nel forno, ma in padella o sulla grigia, senza zucchero
a velo o crema e cioccolata, ma cosparsa con un trito di aglio e
menta e un filo di olio extra vergine di pennulara, una delle poche
torte che posso permettermi e con moderazione. Purtroppo che ha creato
il mondo, ha creato anche la pasta, il pane, i dolci, il cioccolato, la
vaniglia, i fichi, i cachi e poi si è divertito anche a creare la
glicemia. Pazienza, invece di spegnere le candeline, trascorreremo il
nostro tempo a bucarci le dita e a misurare la glicemia. Grazie di
cuore, amici
LUGLIO
16/07/2024
addio a giovanna milè,
amica , compagna, collega carissima
Ho appreso questa mattina, con grandissimo dolore, la triste
notizia della scomparsa della carissima amica, collega e compagna di
partito Giovanna Miliè. Definire Giovanna Miliè amica e collega è per
me un po' riduttivo. In realtà fu quella sorella che non ho mai avuto.
Ho trascorso gran parte della mia vita a litigare furiosamente con la
cara Giovanna, sia nella scuola, nella quale insegnammo insieme per
oltre 30 anni, sia nella sezione del PCI di Caccuri che frequentammo
assiduamente entrambi con ruoli anche dirigenziali. Le nostre litigate
erano proverbiali quanto effimere. Ogni volta, 2 minuti dopo un furioso
alterco per futili motivi, eravamo già riappacificati e, comunque, guai
se qualcuno mi avesse parlato male di Giovanna o parlato male di me a
Giovanna, lo avremmo sbranato senza pietà. L'amicizia e la stima
reciproca erano inossidabili. Verso la fine degli anni 60, dopo il
diploma di abilitazione magistrale cominciammo a frequentarci sia per la
comune militanza politica, sia per la preparazione al concorso
magistrale sotto la guida del grandissimo, comune amico e dirigente
scolastico Mario Sperlì. Poi, una volta di ruolo, ci ritrovammo nella
stessa scuola e, con l'istituzione del tempo pieno e dei moduli
didatticI, condividemmo anche le classi parallele assieme alla sorella
Maria e al marito, il carissimo Bruno Rao. Giovanna fu la grande regista
di molti miei spettacoli teatrali messi in scena nella nostra scuola.
Ricordo l sua gioia e il suo orgoglio quando nel 1992 la nostra classe
vinse il Concorso Provinciale con uno spettacolo sulle pari opportunità
scritto da me e diretto magistralmente da Giovanna. Tantissimi
sono anche i ricordi politici ch mi legono alla compianta amica: i
nostri primi comizi, le tante feste dell'Unità preparate insieme, le
tante battaglie. Un tesoro di ricordi inestimabile che conserverò fino
alla fine dei miei giorni. In questo giorno di grandissimo dolore
mi stringo ai figli Dario e Caterina, al fratello Peppino, alla sorella
Maria, all'affranto carissimo amico Bruno, ai nipoti e a iparenti tutti.
Addio, amica, collega, compagna, sorella Giovanna. Non so quanto
pagherei per poter litigare ancora con te. Riposa in pace. Io, Vittoria,
Eugenio e tutta la mai famiglia ti poteremo sempre ne cuore e vivrai con
noi fino alla fine dei nostri giorni. Che la terra sia lieve. addio,
addio.
20/7/2024 SI
E' SPENTA IN INGHILTERRA LA COMPAESANA ALBINA ARDANI
Si
è spenta ieri nella città di Southampton,
Inghilterra, dove risiedeva dai primo anni 60, la nostra compaesana
Albina Ardani, vedova Burlone che era nata a Caccuri il 3 giugno 1932.
Albina era figlia di Francesco e di Teresa Squillace e sorella di
Felice e di Vittorio Ardani. Ai figli, ai nipoti e ai parenti tutti
giungano, anche attraverso L'Isola Amena, le più sentite condoglianze
da parte dei compaesani e dall'autore di questo post.
ADDIO AL COMPAGNO E AMICO PINO BUSCEMA <
Ho
appreso ieri pomeriggio, per caso, la triste notizia della scomparsa di
un caro amico e compagno: Giuseppe Buscema detto Pino che si è spento a
Crotone nei giorni scorsI.
Pino assieme a Ubaldo Schifino, fu uno dei primi compagni
crotonesi che conobbi una sera di gennaio dl 1969 a Caccuri, in casa del
professore Mario Sperlì al quale si erano rivolti perche indicasse loro
qualche compagno che potesse dare una mano a ricostruire a Caccuri una
sezione del PCI, partito allora marginale in un paese dove esisteva,
invece un forte partito socialista prima e un fortissimo PSIUP poi,
partiti che avevano come grandi e nabvigati dirigenti come Mario e
Francesco Sperlì, quest'ultimo sindaco del paese dal 1952 al 1970.
Mario, all'epoca consigliere provinciale del PSIUP, pur sperando in cuor
suo di fare di me un dirigente del PSIUP, sapendomi comunista,
generosamente e lealmente mi presentò i due giovani dirigenti
crotonesi e da lì iniziò la mia carriera di dirigente locale e
provinciale del PCI che si concluderà nell 1989 quando il partito
fondato da Gramsci, Togliatti, Longo, Terracini, Leonida Repaci, si
trasformò con Achille Occhetto in PDS. A Crotone conobbi altri
dirigenti del Partito, il segretario del tempo, Gaetano Lamanna, il
padre, il compagno onorevole Giovanni, Pasqualino Iozzi, Pasquale Poerio,
Ciccio Caruso, Fofò Oliverio, Peppino Guarascio, Maria Teresa Ligotti
e, soprattutto, Ubaldo Schifino e Maurizio Mesoraca, Ciccio Samà, che
mi insegnarono tutto, soprattutto la coerenza, la lealtà politica, a
lavorare per la costruzione di un grande partito popolare al servizio
dei lavoratori e dei ceti popolari. Fu grazie a questi giganti che un
giovanissimo maestrucolo di paese imparò a conoscere la storia
italiana, il diritto costituzionale, le Istituzioni repubblicane e le
regole interne di un partito che pochi anni dopo sfiorò la conquista
della maggioranza relativa e conquistò quasi tutte le più grandi
città italiane: da Firenze a Napoli, da Torino a Roma, migliaia di
comuni e decine di regioni e province italiane e che a Caccuri fu per
oltre un ventennio il più forte e organizzato partito con una delle
sezioni più forti e combattive del Crotonese. Incontrai qualche volta
di recente il compagno Pino Buscema a Caccuri nella
sua veste di Preside dei Cavalieri di Malta per partecipare a iniziative
promosse dalla Fondazione Terzo Millennio e dal suo presidente, l'amico
Luigi Ventura per ricordare la figura di Antonio Cavalcante, rampollo
della nobile famiglia caccurese, già priore della Congregazione
del SS. Rosario e cavaliere di Malta e, ogni volta, era una festa.
Caro Pino, la tua dipartita mi addolora profondamente. La nostra è
stata una bellissima amicizia e un'esaltante avventura politica fatta di
condivisione, impegno, passione e lealtà reciproca. Giungono alla
moglie, ai figli, ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze,
quelle della mia famiglia e quelle dei compagni caccuresi. Addio, Pino,
ripos in pace.
Agosto
07/08/2024
AL PREMIO CACCURI STEFANO FASSINA SPIEGA I PERICOLO
DELL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA
La XIII edizione del Premio Caccuri si è aperta ieri sera in viale
Convento con la presentazione di un interessante e libro di Stefano
Fassina, economista, già vice ministro dell'economia e delle finanze
nel governo Letta, deputato, esponente del PD, partito dal quale uscì,
assieme ad altri storici dirigenti, in contrasto con Renzi e con le sue
sciagurate iniziative, un libro che tratta un tema "sensibile"
e di grande attualità: "l'autonomia differenziata", la
sciagurata legge voluta e proposta dalla Lega e dell'onorevole Calderoli
e che pare stia riuscendo nel miracolo di spaccare la stessa coalizione
di centro destra che l'ha approvata. Quando si parla di autonomia
differenziata si pensa subito a una trovata meschina, egoista, una
furbata del Nord ai danni del Sud per impedire o comunque limitare il
trasferimento di risorse finanziarie che si ricavano da tutta una serie
di imposte, dalle regioni del Nord al governo centrale e poi al Sud
senza che nemmeno siano stati ancora definiti i LEP, i livelli
essenziali di prestazioni, quella foglia di fico, come la definisce
Pierluigi Bersani con la quale si vorrebbe dimostrare che , tutto
sommato, anche i cittadini del SUD beneficiano delle prestazioni che la
Costituzione garantisce a tutti i cittadini italiani. In effetti anche
questo è vero, ma spiega Fassina nel suo saggio dal significativo
titolo "Perché l'Autonomia differenziata fa male anche al
nord"con prefazione di Pierluigi Bersani, che la
"sciagurata porcata" leghista finirà per danneggiare anche le
imprese del nord e per indebolire la capacità di contrattazione
internazionale di un Paese che già oggi, in Europa conta meno del due
di bastoni quando la briscola è e danari. senza contare che il
trasferimento di ulteriori pezzi di autonomia e di competenze ai comuni
da parte dello Stato senza le necessarie risorse finanziarie, finirà
per creare problemi gravissimi agli enti locali, anche nel ricco Nord,
non solo nel Sud dove comuni e regioni sono da decenni alla canna del
gas. Da qui la rivolta di sindaci e governatori anche del nord e la
presa di posizione di alcune regioni e di pezzi di centro destra, oltre
che dell'opposizione che chiedono un referendum abrogativo. La nuova
legge, inoltre, per come è concepita, finirà per creare una selva di
norme ed obblighi che renderanno difficile la vita alle imprese di tutte
le regioni, soprattutto di quelle del Nord costrette a districarsi in
una vero e proprio ginepraio. Tutto ciò il politico ed economista
romano lo ha spiegato con molta chiarezza stimolato anche dalle puntuali
domande di
Alessandro Russo,
direttore de LaC
Network e dal contributo al dibattito di Domenico
Maduli,
editore dello stesso Network . Alla luce dell'analisi di Fassina perciò
il prossimo Referendum abrogativo potrebbe e dovrebbe essere non un
contrapposizione tra Nord e Sud, ma un momento di ritrovata unità di
tutti i cittadini italiani per difendere l'impianto costituzionale
voluto dai Padri costituenti e abolire una sciagurata legge foriera di
gravi danni per tutti, senza divisioni ideologiche o territoriali. La
serata è poi proseguita con l'esibizione dell' "Absolutely...
Morricone", ensemble composta da Luca
Pincini (violoncello), Gilda
Buttà (pianoforte), Paolo
Zampini (flauto) che ha eseguito brani del grande
Maestro e con la presentazione di un altro grande libro:
"L'oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato (Mondadori
2024)" che documenta l'impegno di questo onesto,
competente e coraggioso dirigente bancario per slavare l'oro della Banca
d'Italia dai tedeschi e da Kappler che vorrebbero depredarlo e nella
ricostruzione della Banca centrale italiana preservandola dalle ruberie
dei gerarchi fascisti. Un grande libo anche questo, scritto a seguito di
una meticolosa ricerca tra le carte di Nicoclò Introna e gli atti
ufficiali dle governo fascista, dal vice direttore del Corriere
della Sera Federico Fubini che ne ha parlato con lo scrittore
catanzarese Domenico Dara. Sul
palco sono saliti poi altri gradi ospiti per una serata davvero
interessante.
ottobre
13/10/2024
ADDIO A ID AMATO
Si
è spenta questa mattIna, all'età di 94 anni, la nostra compaesana e
amica Ida Amato, vedova del mio carissimo, fraterno amico Renzo
Fornaciari. A ida e alla sua famiglia di origine mi legava una
profonda amicizia consolidatasi e rafforzata ulteriormente anche per i
rapporti con Valeria e con il grande Renzo col quale, oltre alle idee,
ho condiviso tantissimi momenti importanti della mai esistenza. La
notizia addolora profondamente me, mia moglie e la mia famiglia
tutta.
In questi giorni di dolore ci stringiamo alla cara Valeria, a Marco, ad
Andrea e ai parenti tutti ai quali vogliamo far giungere le nostre più
sentite condoglianze. Addio, Ida, un saluto commosso e deferente al
carissimo Renzo.
7/10/2024
ADDIO AD ANGELO CHIODO
(TOTONNU ' E GIMMIMU)
Ho appreso qualche minuto fa
la dolorosa notizia della morte dell'amico e compagno d'infanzia Angelo
Antonio Chiodo (Totonnu 'e Gimminu) che si era trasferito a Milano, dove
prestava servizio nell'Arma dei carabinieri, da qualche decennio.
A Totò, alla sua famiglia e al fratello, professore Carmine, mi legava
una profonda amicizia. Il padre, Vincenzo (GImmino) erA coetaneo, amico
fraterno e compagno di scorribande di mio padre, la madre, Marietta
Pasculli, era molto amica di mia madre e inoltre, ero compagno di scuola
del fratello, oltre che vicino di casa. Totò era un bravo ragazzo,
educato, affettuoso e rispettoso. Aveva qualche anno meno di me, ma
negli anni 50 e 60 del secolo scorso, almeno nei Croci, non si badava
alla differenza di età, fra l'altro minima, e più che amici ci si
sentiva tutti fratelli, si giocava insieme da mane a sera e si
solidarizzava. Era, fra l'altro cugino di un altro mio carissimo amico,
Franco Falbo h ci ha lasciato qualche mese fa. La scomparsa di Totò mi
addolora profondamente. Voglio, attraverso questo post, far giungere
alla moglie, al figlio, al fratello, il carissimo Carmine, ai cugini e
ai pareti tutti le mie più sentite condoglianze. Addio, Totò, che
tristezza sapere che non ti incontrerò più nel rione che ci vide
fanciulli felici e spensierati. Che la terra ti sia lieve. Riposa in
pace.
30/10/2024
ADDIO A MICO MERCURI
Ho appreso con grande
tristezza la notizia della morte di Domenico Mercuri (Mico).
Parente, amico e compagno di tante battaglie politiche e sindacali, Mico
era il secondogenito di Michele Mercuri, carbonaio di Giffone (RC)
trapiantato con la famiglia, a Caccuri negli anni 40 dove ritrovò un
cugino di parte materna, nonno Saverio Chindamo che si era trasferito e
sposato a Caccuri nel 1902. I legami di parentela e di amicizia si
rafforzarono poi anche grazie all'amicizia affettuosissima che legava
mia madre a Rosina, la compianta, indimenticabile moglie, e alla comune
militanza politica. Mico era un uomo mite, sincero, leale, coerente, una
persona gentile affettuosa, capace di grandi slanci di solidarietà. Era
altresì una persona equilibrata e saggia con la quale si stabilivano
con facilità rapporti di affetto e di stima reciproca, tutti valori che
ha saputo trasmettere ai suoi splendidi figli. Per uno strano scherzo
del destino, Mico si è spento nello stesso giorno, a un anno
esatto dalla scomparsa del fratello, il compianto, carissimo Genio. La
sua scomparsa mi addolora profondamente. In questi momenti di grande
dolore voglio far giungere le condoglianze mie personali e quelle della
mia famiglia ai figli Michele, Carmela, Peppino, Antonio e Maria
cingendoli in un grande abbraccio. Addio, Mico, parente, amico,
compagno, fratello. Ti porteremo sempre nel cuore assieme alla tua cara
Rosina.
novembre
5/11/2024
ADDIO A GIULIA GUZZO, DONNA COERENTE E SOLARE
Un altro lutto viene a funestare questo
già fin troppo funesto novembre caccurese. Oggi ci ha lasciato Giulia
Guzzo, vedova Sgro.
Giulia, donna di carattere: coerente, schietta, solare col suo
eterno sorriso e capace di grandi gesti di solidarietà e di
amicizia, era la vedova del partigiano garibaldino Giovannino
Sgrò e madre delle amiche Maria, il nostro medico di famiglia e
Angela. Qualche anno fa ebbi l'opportunità di scattarle questa foto che
la ritrae seduta sui gradini della sua casa dei Mergoli assieme ai miei
cugini Chindamo e altre amiche e "rughitane" e nella quale si
coglie il suo bellissimo sorriso. La sua scomparsa mi addolora
profondamente. Con Giulia Caccuri perde una grande donna, una caccurese
autentica fin nelle più minuscole fibre e un pezzo della sua esaltante
storia. Addio, carissima amica e grazie per l'amicizia e la stima della
quale, insieme al compagno Giovannino, hai sempre
gratificato me e la mia famiglia. conserveremo sempre gelosamente
il ricordo del tuo sorriso sincero, schietto, leale e della tua
dirittura morale. Io, mia moglie, la mia famiglia ci uniamo al dolore
delle figlie, Maria e Angela, dei nipoti, Giovanni e Luigi, Vncenzo, e
Giulia dei parenti tutti ai quali porgiamo le nostre più sentite
condoglianze.
07/11/2024
ADDIO AD ANNA FALESE
Ho
appreso con grande tristezza la notizia della morte, nella prima
mattinata di oggi, dopo una lunga malattia, all'età di 69 anni, di Anna
Falese, moglie dell'amico Francesco Di Certo. Anna era una donna
gentile, affezionata, un'amica della mia famiglia e capace di grandi e
piccoli gesti di gentilezza, altruismo e generosità. Da anni i rapporti
tra questa grande donna, mia moglie e la mia famiglia si erano
ulteriormente rafforzati. Anna, oltre a essere la moglie dell'amico
Ciccio Di Certo, era anche sorella di Pierino e Salvatore Falese, due
amici ai quali mi ha sempre legato una lunga e consolidata amicizia.
Quando ci capitava di pranzare all'agriturismo Cangiumati che gestiva
insieme alla sua splendida famiglia, Anna amava chiacchierare e
solidarizzare con mia moglie con la quale ogni tanto si sentivano anche
per telefono e non ci lasciava mai uscire dall'agriturismo senza averci
fatto prima assaggiare qualche suo particolare manicaretto o fatto
omaggio di una delle sue squisite e rinomate conserve o di qualche
particolare salume. La sua prematura scomparsa ci addolora
profondamente. In questi momenti di grande dolore cingiamo in un
abbraccio l'amico Ciccio , il figlio Giovanni e le figlie Teodora e
Giusy, i generi, la nuora, i nipoti, fratelli Salvatore e Pierino, e i
parenti tutti. Addio, Anna e grazie per la tua gentilezza, la tua
cortesia e l'affetto che ci hai sempre regalato. Riposa in pace.
15/11/2024
E'
MORTO A GENOVA ROCCO FALBO
Si è spento mercoledì scorso a Genova, dove risiedeva
da molti anni, il nostro compaesano Rocco Falbo. Aveva 82 anni. Quando
viveva ancora a Caccuri abitava con la famiglia paterna in via Parte. In
questi momenti di dolor porgiamo le nostre condoglianze alla vedova, ai
figli, alle sorelle, ai cognati, ai nipoti e ai parenti tutti.
dicembre
23/12/2024
Auguri a
Ersilia Pasculli, ottava ultracentenaria caccurese
Un'altra
ultracentenaria. per la cronaca l'ottava, si aggiunge alla luna lista
dei più longevi caccuresi sulla scia di Maria Rosaria Perri, la più
longeva con i suoi 103 anni, e le altre 5 che la seguivano in
quest'ambita graduatoria. A varcare la fatidica soglia del secolo di
vita è stata ieri l'amica e compaesana Ersilia Pasculli,
vedova Falbo festeggiata dai familiari e dalle Autorità del paese.
Ersilia e le sorelle Brezia e Paolina erano amiche, vicine di casa
e e quasi coetanee di mai madre. Ho avuto modo di frequentare la
sua casa per l'amicizia che mi lega al figlio Domenico,
amico d'infanzia e compagno di avventure. Ersilia una donna brava, leale
e capace di grandi slanci di solidarietà. una bella e gradita presenza
nel rione Croci che negli ultimi decenni ha perduto figure storiche e
pezzi importanti di popolazione. Anche
per questo una persona come Ersilia, alla quale auguriamo ancora
tantissimi anni di vita felice e in salute , circondata dall'affetto di
figli e nipoti, ci è personalmente cara. Auguri, Ersilia, auguri di
cuore e un
caloroso abbraccio.
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