Pietro De Mare

  
    

      Artigiano poliedrico,  grande invalido della 1^ Guerra mondiale, Cavaliere di Vittorio Veneto,   fu, nel 1919, tra i fondatori della Sezione dei Combattenti di Caccuri, affiliata all'Opera Nazionale combattenti.  Nacque a Caccuri da Saulle De Mare, originario di Cropani e da Letizia Marino il 3 aprile del 1894
    Di professione stagnino, come il padre  e come  il nonno materno, Francesco Marino, sapeva fondere i metalli, scolpire il marmo e la pietra e si intendeva egregiamente di meccanica. Una delle sue tante specialità era la realizzazione di impianti di illuminazione a gas e, spesso, veniva chiamato ad illuminare edifici pubblici e seggi elettorali. Pietro De Mare fu anche il primo artigiano caccurese a costruire macchine artigianali per preparare il gelato.   L'unica opera del maestro caccurese conservata nel paese natale  è la lapide ai caduti della "Grande guerra" collocata sulla facciata del palazzo De Franco di via Buonasera. 

Negli anni '20 costruì una teleferica che collegava la Serra Grande al costruendo rione Croci (attuale villa San Marco) che serviva per il trasporto della pietra calcarea utilizzata per ricavarne la calcina per costruire le case. Nello stesso periodo aprì, in via Misericordia (ex negozio Fazio), assieme al cugino Francesco Marino, il primo cinema caccurese. Morì a Savelli, dove si era trasferito dopo il matrimonio con una donna del luogo,  il 31 gennaio del 1972.

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                                                                        2  http://s5.histats.com/stats/r.php?371533&100&20&urlr=&www.webalice.it/giuseppe.marino50/Personaggi/De Mare/De Mare.htm

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