Come
tanti paesi del Mezzogiorno d'Italia, anche Caccuri fu sede di
confino per gli antifascisti perseguitati dal regime.
Nel corso delle
nostre ricerche siamo riusciti ad individuarne nove.
Si tratta, nella
maggior parte dei casi, di artigiani, operai o braccianti agricoli
privati della loro libertà per aver esercitato il sacrosanto
diritto di critica o per aver militato in partiti politici
invisi ad un regime odioso e becero. Alcuni di loro, tra i quali il
veneziano Eugenio Mattiazzi, furono ospiti, nel corso del loro
forzato soggiorno nella nostra cittadina, della "Locanda
Marino", di proprietà di Giuseppe Marino, nonno del webmaster,
che aveva sede nella casa attualmente di proprietà di Vincenzo
Parrotta, in vico II Buonasera (Vincolato). Pur nelle condizioni di
ristrettezza nelle quali, oggettivamente versavano, seppero essere
generosi e cordiali nei confronti dei Caccuresi meritandosi stima,
rispetto e solidarietà nella misura consentita dagli odiosi divieti
imposti dalle autorità del tempo.
Bevilacqua
Ernesto,
nato a Parma l’ 1-7-1881,
rappresentante. Apolitico confinato per apprezzamenti offensivi
verso gerarchi e contro la guerra
d’ Etiopia. Anni 5.C.P.1935 (mesi nove)
Bordi
Antonio,
nato a Roma il 13 –10 – 1883,
fornaio antifascista, confinato per aver criticato un discorso del
duce. Anni 3 c.p. Roma 1935 (mesi
8 gg.1).
Burri Alfredo nato
a Foiano della Chiana (A.R.) il 10-5- 1896. Bracciante del
P.C.I. Confinato per attività comunista.
Anni 3 mesi 7
Del
Fanti Mario,
nato a Borgonovo (PC) il
30/08/1907, residente a Rottofreno (PC). Manovale antifascista
arrestato il 24/9/1935 per canti antifascisti, confinato a Caccuri
per anni 5, ridotti in appello a 2. Liberato condizionalmente il
24/5/1936 per proclamazione dell’Impero.
Gheffoli
Andrea,
nato a Sondalo (So) il 29/7/1879,
residente a Ventimiglia (IM). Fabbro antifascista arrestato il
20/9/1935 per canti sovversivi e offese al capo del governo.
Confinato a Caccuri e Gimigliano per 5 anni. Liberato il 13/3/1937
per la nascita del principe, morì lo stesso giorno.
Mattiazzi
Eugenio, nato a Venezia il 16/11/1895
ed ivi residente. Carpentiere comunista, fu arrestato per
organizzazione comunista il 6/2/1932. Fu confinato a Rogliano,
Caccuri, Curinga e Tremiti per 5 anni scontati interamente.
Mauro
Ermenegildo
Bracciante antifascista nato a Reana
(UD) il 21/7/1891 e residente a Pozzuolo del Friuli (UD),
Ermenegildo Mauro fu arrestato il 18/8/1935 per vilipendio del
regime. Successivamente fu confinato a Caccuri per un anno, ma la
pena gli venne commutata in ammonizione il 18/2/1936.
Mauro era un socialista puro, fedele al suo ideale fino alla
morte che lo colse nel 1984 all'età di 93 anni.
L' episodio che gli costò il confino, a metà degli anni 30
lo raccontava spesso egli stesso. Un giorno, mentre stava lavorando
alla costruzione di una strada, la carriola che utilizzava si
ribaltò ed egli si mise a bestemmiare perché non gli erano stati
messi a disposizione attrezzi di lavoro adeguati e alla fine
mandò a quel paese Mussolini e i fascisti. Il giorno dopo venne
prelevato dai carabinieri e portato in carcere
Del soggiorno forzato a Caccuri conservò sempre un buon
ricordo ed aveva espressioni di stima e di affetto per gli
abitanti del piccolo paese della Calabria nel quale il regime lo
aveva esiliato, che lo avevano accolto e trattato benissimo.
Il bracciante friulano fu testimone e protagonista, suo malgrado, di
un altro fatto storico, nel corso di una delle tante tragedie
vissute dal popolo italiano per colpa dei suoi folli
governanti. Il 24 maggio del 1915, quando "l'esercito
marciava per raggiunger la frontiera e far contro il nemico una
barriera" si trovava a
Drenchia, un paese della provincia di Udine a fianco del commilitone
Riccardo
Di Giusto, un ferroviere di Udine arruolato negli alpini che fu
il primo caduto italiano della Grande Guerra. Il loro reparto
era appena penetrato in territorio nemico quando Mauro si
vide cadere davanti il compagno colpito da una fucilata nemica che
segnò l'inizio della terribile carneficina che per tre anni
insanguinò i monti e le valli di confine. Sebbene la morte del
commilitone lo avesse scosso notevolmente, il giovane soldato
partecipò onorevolmente a diverse azioni di guerra guadagnandosi
molte decorazioni ed encomi solenni.
Ps.
Devo molte di queste notizie all' ing. Giancarlo Mauro di
Campoformido (UD), nipote del confinato che mi ha fatto gentilmente
pervenire anche le foto e che ringrazio calorosamente.
Medri
Carlo Pio,
nato a Cesena (FO) il 24/8/1903 ed ivi
residente. Bracciante antifascista, fu arrestato il 27/12/1935 per
critiche alla guerra d’Abissinia e confinato a Caccuri per un anno
e mezzo.
Naula
Giuseppe,
manovale comunista, nato a Carignano
(TO) l’8/3/1891. Fu arrestato il 23/11/1935 per offese al capo del
governo e confinato a Caccuri e a Petronà per 2 anni. Liberato
condizionalmente nel marzo del 1937 per la nascita del principe, fu
rimandato al confino nel luglio dello stesso anno. Venne poi
arrestato per lo steso motivo nel l’autunno del 1941 e confinato a
Ustica per tre anni.
Ricerche
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