Appunti per una grammatica caccurese

   Da diversi anni mi ero riproposto di cominciare a prendere qualche appunto che potesse essere utilizzato, in seguito, per la stesura di una grammatica del dialetto caccurese, un obiettivo certamente molto ambizioso e, sicuramente, non alla mia portata. Definire le regole grammaticali e la sintassi di una lingua complessa qual č il nostro dialetto č, infatti, un lavoro lungo, paziente, difficoltoso che richiederebbe l'impegno e la collaborazione di diversi soggetti. Non dispero che in un prossimo futuro qualcosa del genere possa accadere. Intanto voglio mettere a disposizione degli amici eventualmente interessati queste mie riflessioni che non vogliono costituire, ci tengo a precisare, "la grammatica del caccurese", ma solo spunti di lavoro che io stesso intendo ancora sviluppare, magari con la collaborazione di chi potrebbe essere interessato alla materia.  Se qualche amico visitatore dovrebbe rilevare degli errori, delle inesattezze, delle omissioni puō segnalarmele scrivendo a marino50@libero.it e io, nel recepirli, ne darō notizia in questa stessa pagina.
   Ringrazio sin d'ora i lettori per l'interesse che vorranno prestare a queste pagine.

Per una grammatica del dialetto caccurese

Fonologia

Suoni, sillabe e accenti

Alfabeto caccurese

A,b,c, d, e, f, g, h, i, j, l, m, n, o, p, q, r, s ,t, u, v, z.

La vocale e si usa come articolo determinativo, come verbo essere, come congiunzione e come preposizione semplice di.

Quando si usa come congiunzione e come verbo essere valgono le regole dell’italiano, ossia si scrive normalmente e ed é, quando viene usata come articolo determinativo le la si fa precedere dal segno di elisione ‘ es. ‘e manu (le mani). Pių difficile č invece la trascrizione di e quando assume il significato della preposizione semplice di. In questo caso si potrebbe optare per un doppio segno di elisone ‘’.  Es. ‘’e lignu (di legno)

La vocale a viene usata anche come articolo determinativo la. In questo caso la si fa precedere dal segno di elisione. Es. ‘a. Stessa cosa per la u quando assume il significato di il – lo. Es. ‘U celu (il cileo)

 

Uso dell’accento

Nel dialetto caccurese l’uso l’accento tonico, anche se se ne potrebbe fare č meno, č consigliabile  soprattutto, soprattutto nelle parole che contengono la vocale a e dovrebbe essere  apposto sulla a e sulla e sulle quali cade l’accento tonico. Tali vocali, infatti, all'interno della sillaba tonica,  si pronunciano con un caratteristico suono molto chiuso per il quale spesso siamo costretti a subire le ironie dei paesi vicini.


Es.
cāsa, patāta, pāne, cannāta, salātu  

Vi sono nel dialetto caccurese alcune parole di difficilissima pronuncia che solo un caccurese autentico riesce a pronunciare correttamente e la cui trascrizione fonetica risulta abbastanza difficile.  Ovviamente tale trascrizione viene definita per convenzione
Esse sono:

jusjāre                          soffiare
josjiaru                         grosso foro, pertugio

Jusjentaru                  fastidiosa corrente d’aria

Jusjiune                      soffio

 


Trasformazione di alcuni gruppi e nessi consonantici

Nel dialetto caccurese alcuni gruppi e nessi consonantici subiscono notevoli trasformazioni rispetto all’italiano.
Il gruppo consonantico
str si trasforma sempre in
rr.


Esempi

Italiano                       dialetto

Strada                        rrāta
maestro                     maerru
ogliastro                      ogliarru
palestra                       pale
rra

Il gruppo St, invece, in alcune parole si trasforma in Ss

questo (questo)         chissu

questi (questi)            chissi
 

Il nesso consonantico MB si trasforma in MM.
Esempi

Italiano                         dialetto

Cambiale                    cammiāle
Combinare                 Cummenāre


Nel sostantivo cambio il nesso si trasforma regolarmente in cāmmiu, ma quando si tratta  del verbo cambiare si puō trasformare anche  in
nc. Esempio: Io cambio  diventa io canciu.

Il nesso consonantico ND si trasforma in NN

Esempi

Italiano                         dialetto

Spendere                    spennere
Stendere                     stennere
Vendere                      vinnere
Bandiera                     bannera
mandare                      mannare
condimento                cunnimentu

Stessa sorte subisce il nesso NV che si trasforma in MM

Esempio

Convento                    cummentu
Inventare                     ‘mmentāre

 

Il nesso consonantico NG si trasforma in NC

Esempi

Italiano                         dialetto

Pungere                      puncere
mangiare                     manciāre
mungere                     muncere

 

I nessi LB e MB raddoppiano la B, salvo alcune eccezioni come (albero – arbule o alba – arba)   

Esempio

Alberto                         Abbertu
Albergo                        Abbergu
Umberto                      Ubbertu

 

Articoli

Determinativi

Nel dialetto caccurese gli articoli determinativi sono solo 4, due singolari e due plurali

‘U (il - lo), ‘a (la), i (i, gli), ‘e (le)

     Indeterminativi

Gli articoli indeterminativi sono ‘nu e ‘na

Preposizioni semplici

Di                      ‘‘e

a                        a

da                     ‘‘e

in                       ‘Ntra ‘ntru

con                   Cu’

su                     supra

per                    ppe’

tra                     ---

fra                     ---

 

Pronomi

Personali

Io, tu, illu – illa, nue, vue, illi – ille

Nel dialetto caccurese esiste anche la declinazione di due casi del pronome personale io che si rende con  “mia” preceduto da una preposizione semplice: il genitivo e il dativo. Es.

Di me (genitivo) = ‘’e mia, A me (dativo) a mia . L’ablativo invece si ottiene premettendo a mia l’avverbio di luogo “ddue” (dove). Es.  da me = Ddue mia.

 

Dimostrativi


Chissu – chissa, chillu – chilla, chilli – chille – chissu, chissa, chissi (questo, questa, quello, quella quelli, quelle, questo, questa, questi)

 

Relativi

Il pronome relativo chi quando č usato come soggetto in dialetto viene reso con “chine” Es. Chi č stato? Chi ha sbagliato etc.   = Chine č stātu? Chine ha sbagliatu. Chine č usato anche nelle forme interrogative.

Che, invece,  a volte, si rende anche con “chi”.   Quelli che sono venuti = Chilli chi su’ venuti. Le cose che mi hai mandato = ‘E cose chi m’ha mannatu.

 

Avverbio

Gli avverbi caccuresi coincidono, generalmente, con quelli della lingua italiana, salvo la diversa trascrizione fonetica. Segnaliamo comunque un curioso avverbio di luogo “revelli” il cui significato č “in nessun luogo.”

 

Aggettivi, comparativi e superlativi

 

Nel dialetto caccurese č praticamente inesistente il superlativo assoluto che viene reso generalmente con una perifrasi o un altro aggettivo, mentre esiste regolarmente il comparativo di maggioranza e di minoranza, anche se, quest’ultimo č poco usato (almeno nel dialetto arcaico nel quale si ricorre spesso ad una perifrasi). Alcuni esempi:

Bonu (buono), cchių bonu (comparativo di maggioranza), menu bonu (meno buono), magnificu, ‘na cosa fina (ottimo)

Bellu (bello), cchių bellu (pių bello), menu bellu (meno bello).

 

I verbi ausiliari

I verbi ausiliari essere si coniuga pių o meno come in italiano, mentre il verbo avere viene coniugato sostituendolo spesso, in alcune persone singolari o plurali, con il verbo tenire (tenere). Una particolaritā del dialetto caccurese č l’assenza del passato remoto, usato solo di rado nel dialetto arcaico, e del futuro (sia semplice che anteriore). Nel dialetto caccurese mancano anche il condizionale che viene sostituito dal congiuntivo.   

Verbo essere

Indicativo

 

Presente                            Passato prossimo                          

Io signu                                        Io signu stātu

Tu sini                                          Tu si’ stātu

Illu eri                                           illu č stātu

Nue simu                                     Nue simu stāti

Vue siti                                         Vue siti stāti

Illi sunnu                                     Illi su’ stāti

 

Imperfetto                                   Trapassato prossimo

io erari                                          io era’ stātu

tu era                                            tu era stātu

illu erari                                        illu era stātu

nue eranu                                   nue eranu stāti

vue erati                                       vue erati stāti

illi eranu                                       illi eranu stāti

 

Congiuntivo

 

Presente                                     Passato                                                 Imperfetto

Chi io sia                                     Chi io sia stātu                                     Chi io fossa’

Chi tu sia                                     Chi tu sia stātu                                     chi tu fossa’

Chi illu siari                                 Chi illu sia stātu                                   chi illu fossa’

Chi nue simu                              Chi nue simu stāti                               chi nue fossimu

Chi vue siti                                  Chi vue siti stāti                                    chi vue fossati

Chi illi sianu                                Chi illi sianu stāti                                 chi illi fossanu

 

Trapassato

Chi io fossa’ stātu

chi tu fossa’ statu

chi illu fossa’ statu

chi nue fossimu stati

chi vue fossati stati

chi illi fossanu stati

 

Imperativo

 

 Presente  

Sia
Sia
sianu
siati
sianu

 

Gerundio presente                        passato                                       

Essennu                                                  Essennu stau

 

 Participio passato
           stātu

 

 

Verbo avere

Indicativo

 

Presente                           Passato prossimo

Io hāiu - tegnu                            io hāiu avutu

Tu hāi – teni                                tu ha avutu

Illu ha – tenari                             illu ha avutu

Nue avimu                                   nue avimu avutu

Vue aviti                                       vue aviti avutu

illi hannu                                     illi hannu avutu

 

Imperfetto                         Trapassato prossimo

Io avėa                                     Io avėari avutu

Tu avėa                                    Tu avėa avutu

Illu avėari                                  Illu avėari avutu

Nue avėanu                              Nue avėanu avutu

Vue avėati                                Vue avėati avutu

Illi avėanu                                 Illi avėanu avutu

 

                                                 Congiuntivo


Presente                                  Passato                                Imperfetto

Chi io haiu                               Chi io hai avutu                      Chi io avissa’

Chi tu hai                                 Chi tu hai avutu                      Chi tu avissa

Chi illu ha                                Chi illu ha avutu                     Chi illu avissa’

Chi nue avimu                         Chi nue avimu avutu              Chi nue avissmu
Chi vue aviti                            Chi vue aviti avutu                  Chi vue avissati

Chi illi hannu                           Chi illi hannu avuru                 Chi illi avissanu    

 

 

Trapassato

Chi io avissa avutu

Chi tu avissa avutu

Chi illu avissa’ avutu

Chi nue avissmu avutu

Chi vue avissati avutu

Chi illi avissanu avutu   

Imperativo

Tena

Tena

aviti

avimu

hannu

 

Gerundio presente                                            Gerundio passato

 Avennu                                                                   avennu avutu

 

Participio passato

avutu

 

Le coniugazioni dei verbi caccuresi sono tre come per i verbi italiani.

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